FLOP 5 DELLA SERIE A 2014-2015

Il campionato è ormai finito da qualche settimana e il tasso di suicidi per noia delle domeniche estive sta aumentando vertiginosamente. Per questo, abbiamo deciso di soccorrervi con una intrigante quanto inutile Flop 5 del campionato appena trascorso, il tutto per riportare nelle vostre case atmosfere ilari o bestemmie fantasiose, fate vobis. Chi dominerà questa corroborante classifica?

 
5) GONZALO HIGUAIN – Ha segnato tanto, è vero, ma quante ripassate avete dato al calendario dopo i suoi rigori sbagliati? Per il sottoscritto dramma calcistico multiplo: tifoso del Napoli, che possiede Higuain al Fantacalcio, presente allo stadio durante Napoli-Lazio. Lavarsi la faccia con la merda forse sarebbe stato più appagante. I suoi errori, a conti fatti, risultano decisivi sia per il mancato terzo posto che per il non approdo alla finale di Europa League. Cerca di imitare disperatamente il suo idolo Ronaldo (il Fenomeno) ingrassando a dismisura e cercando organi riproduttivi femminili da castigare nella movida napoletana. La sua permanenza è un mistero ma, a prescindere da come finirà, El Pipita ha perso molta credibilità tra i tifosi.

4) LE MILANESI – Imbruttite, in questo caso. Pochi cazzi: in questa stagione da Inter e Milan ci si aspettava molto, molto di più. Ed invece tra esoneri (Ciao Mazzarri, ora va e insegna agli angeli a battere i corner), figure di merda e incertezze societarie il campionato di rossoneri e nerazzurri è risultato bello quanto Donatella Versace. Anche ora, bisogna dirlo, non pare che le cose stiano migliorando: Thohir temporeggia, Berlusconi spara le solite minchiate, i club nel frattempo si prendono a bombe carta per i fuoriclasse Kondogbia (che Ausilio e Fassone hanno pagato più del sopracitato Ronaldo) e Imbula, due con cui si potrebbe fare una rima antipatica che però evitiamo perché siamo buoni e, soprattutto, perché non vogliamo i sicari sotto casa.

3) IL NAPOLI – De Laurentiis ad inizio anno pronosticava lo Scudetto, a fine stagione torna a casa con la coda tra le gambe, un progetto da ridimensionare e la mancata qualificazione in Champions. Una stagione nata male e terminata peggio, che nemmeno la Supercoppa Italiana può addolcire. Benitez fugge via per la disperazione (ma ora che al Real Madrid vogliono metterlo a dieta pare che ci abbia ripensato) e con Don Pietro Sarristano bisognerà ricominciare un passo alla volta. Pare che al momento del brindisi ufficiale post contratto Sarri abbia esclamato: “Bbiv, aggia capì si me pozz firà e te”.

2) GARCIA E CONTE – Due ko di stampo diverso. Il tecnico della Roma è, forse, il grande sconfitto di questa stagione: a lui va il premio Gufata del Campionato per la frase “Oggi ho capito che vinceremo lo Scudetto” pronunciata dopo Juventus-Roma 3-2: da quel momento solo minchiate e delusioni, condite da un rapporto che appare burrascoso con la proprietà americana. Discorso differente per Conte, che ha trascorso passivamente una stagione intera a rosicare silenziosamente per aver visto Allegri, uno dei suoi più agguerriti rivali, seduto al tavolo da 100 euro con appena 10, cosa che il C.T. in carica della Nazionale non era riuscito a fare in tre anni. Agghiaggiande guello ghe suggede!

1) GHIRARDI, LEONARDI E MANENTI – Vorremmo poter provare ad essere simpatici parlando di questa prima posizione, ma il sentimento che prevale è quello del dispiacere: ci è voluto un solo anno e tanta, tantissima cattiveria per distruggere una bella storia come quella del Parma, che proprio oggi è stato dichiarato fallito e dovrà quindi ripartire dai Dilettanti. Magagne continue, false promesse e rassicurazioni, bugie nei confronti di tifo e calciatori: una bruttissima pagina per il calcio italiano, che speriamo possa riabbracciare presto la società ducali nei palcoscenici che le competono. 
 

Claudio Agave
@TheVoiceofVoiceless

 

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