Siamo ormai agli sgoccioli: una nuova stagione di serie A ricomincia. Mai quanto quest’anno mancava, perlomeno al sottoscritto.
Durante l’estate noi malati di pallone risultiamo addirittura più abitudinari del solito. Diamo retta ai giornali e alle trattative che sbandierano ai 4 venti, fantasticando sulla nostra squadra del cuore alla quale oggi associano Pelè e domani Ronaldo, per poi concludere l’affare con Francisco Leitao Caipirinhia Leite Ribeiro: ennesima scommessa del campionato brasiliano, pagato 40 milioni di euro in contanti, una media di 5,25 escort a testa per i maschi della sua famiglia fino alla quarta generazione e 6,5 milioni all’anno di ingaggio. Più bonus.
“Piuttosto faccio giocare un giovane”: le parole che a mio padre piace ripetere in queste situazioni. Cosa avrebbe in più Caipirinhia Leitao da Rio de Janeiro di Antonino Paciolla da Santa Caterina di Licodia? Qualche scodella rubata in meno dai sottosella forse? Probabile. Meno tatuaggi? Non credo, forse semplicemente differenti. In questo mercato che negli ultimi anni ha visto i top player snobbare il nostro campionato come Ghirardi fa con il dietologo, forse sarebbe utile cogliere l’occasione e coltivare i piccoli delinquenti che riempiono i nostri vivai.
Cos’altro ha fatto il tifoso annoiato durante queste lunghissime giornate che hanno preceduto il campionato? Ha seguito le amichevoli estive. I test match estivi dovrebbero verificare la condizione globale della rosa ma spesso si rivelano un indicatore di quante grigliate sono state organizzate. Ritmi da bocciofila, sbadigli da maratona di corazzata Potemkin.
La voglia di giocare è la stessa che ho il primo giorno di preparazione appena tornato da 10 giorni a Ibiza e il tasso agonistico ricorda i derby del cuore commentati da Bruno Pizzul con Fabrizio Frizzi da bordocampo, Fabrizio.
Ultimo ma non ultimo: la vacanze dei calciatori. Volente o nolente ti sarai imbattuto nei tuoi beniamini immortalati in scatti di quotidiana serenità al chiaro di sole.
Le foto al mare dei giocatori sono sempre e comunque una coltellata al cuore: le fidanzate sono modelle, le loro barche hanno più bagni di casa tua e la tua laurea che hai strappato con le unghie e con i denti servirebbe giusto giusto a pulire il tavolino perché qualcuno ci ha rovesciato sopra lo spumante.
Ma non lamentiamoci e lasciamo stare i soliti pregiudizi. La passione e l’amore per la tua squadra, no, quello non cambia mai. Tra poco si ricomincia, quindi chiudete facebook e apritevi una birra.
Inizia lo spettacolo.
“Buon campionato a tutti”.