L’altro giorno ero per strada, e osservavo la gente: in un famigerato bar due vecchi bevevano un Molinaro e una Moretti, da un balcone una signora aveva appena iniziato a cucinare, preparando un precotto quattro salti in Padelli. Un vigile dirigeva il traffico con la Paletta mentre di fianco a me passeggiava una donna bellissima, che pareva quasi una Regini per come era Bonucci, tanto che in cuor mio esclamai: “Porca Bacca!”, nonostante fosse vestita un po’ da Meret rice. Il cielo era un po’ nuvoloso, e la presenza di Gabbiadini nel cielo faceva presagire pioggia. Ad un certo punto mi trovai di fronte un negozio d’abbigliamento, in verità non dei più rinomati e conosciuti: “NakataPecchia”. Il nome non ispirava fiducia e la qualità dell’insegna non pareva di Serie A ma a ben pensarci avevo davvero necessità di acquistare qualcosa. Così, quasi Perin erzia, finì nel nel negozio.
All’interno vi erano svariati capi da indossare, io avevo adocchiato in particolare dei maglioni: alcuni erano Rossi, altri Biondini, poi ce n’era uno Marrone veramente inguardabile, oltre che uno Verde poco accattivante. Alla fine optai per un maglione Bianco, con una curiosa fantasia a Rigoni posta nella zona delle Maniche e un Dzeko raffigurato nella parte inferiore. Così chiesi alla commessa: “Dove posso misurare questo maglione?” “Prego, si accomodi nell’apposita Salah, quella dopo le offerte per i Doni Di Natale.”. Dopo aver raggiunto la zona indosso il potenziale acquisto: è un po’ troppo Peluso ma la misura è quella giusta, questa è Lamanna dal cielo! Non sono mai stato un frequentatore Fedele di questo negozio ma credo che d’ora in poi lo farò conoscere a Totti. Almeno questo è quello che pensavo prima di pagare il Conte. Ad attendermi, allo Sportiello apposito, c’era la stessa commessa di prima: nonostante sia una donna di mezza età pare decisamente giovane, quasi Acerbi, e all’apparenza molto Gentiletti nonostante i modi Bizzarri. “Desidera acquistare qualcos’altro?” “No, Basta Cosic, grazie”. Tutto sembra procedere per il meglio, poi il dramma: “Sono 100 euro”.
Credetti di aver capito male, così cercai chiarimenti: “Mi scusi, non le sembra un po’ troppo 100 euro per un maglione? Dovreste andarci un po’ Pjanic!”. Ella si difese: “Mi spiace ma i prezzi non li faccio io, non dipende Dramè”. Francamente il prezzo era troppo alto, così decisi di abdicare: “Ok, non lo prendo più”. Poi l’amara sorpresa: “Ho già emesso lo scontrino, ormai deve pagare”. Ma questa è una cosa folle! Dalla rabbia quasi scalcio con i Peres: “Chi ha fatto questo prezzo è un Buffon! Non saprà fare neanche sette Perotti al Cuadrado!” “La prego signore, abbassi i Toni, sta facendo una figura di Mertens oltre a mettermi ne Higuain…”, rispose risentita la commessa. Io ormai ero un fiume in piena: “Ma quali Toni e Tonelli! Pogba miseria, questo prezzo è una rapina! Gomez possibile? Ce l’avete un po’ di Moralez in quella testa? Avrei voglia di bestemmiare tutti i De Sanctis e i Santon!”. Avevo in effetti urlato molto e un’Honda di persone si era concentrata su di me. Così, vedendomi costretto, pagai: “Ecco i soldi, ma non vi auguro Bonaventura. Anzi: vafanGhoulamammt!” esclamai all’offesa commessa, sperando che i suoi concittadini Romagnoli non avessero capito. Spalancai le porte precedentemente Klose e me ne andai, indignato. Mi fermai al bar di prima e affogai i miei rancori in una Birsa fredda. Poi mi calmai: alla fine Viviano anche per sconfiggere le delusioni. A ridosso della chiusura del negozio vi tornai, dovevo assolutamente scusarmi con la commessa per le mie Parolo non proprio Di Gaudio. Così la incrociai e, fermandola, le dissi: “Non avrei dovuto prendermela con lei, mi dispiace tanto! Posso farmi perdonare offrendole nel weekend una cena a lume di Candela? Da mangiare preparo un po’ di Karnezis, da bere come spumante le propongo un Ferrari e, giuro, le porto le Rosi perché sono un tipo romantico!”. Lei mi prese il braccio Destro e con la Manolas mi diede un Carrizo: “Senza Panico accetto l’invito!”. Stasera la vedo, Kishna come andrà a finire: intanto però, ho avuto coraggio. E se va bene, stasera me la Bomber!