Nella vita un uomo ha tre certezze: la birra, la figa e il Fantacalcio. Tra le tre, in una scala di bestemmie, senz’altro il fantacampionato sarebbe al primo posto. Io in realtà non bestemmio ma, a volte, i calendari per precauzione si allontanavano dopo una giornata. Croce e delizia vera dell’animo giovanile, il Fantacalcio inevitabilmente è una sottolineatura in evidenziatore giallo canarino o verde fluo della tua vita: per una volta puoi davvero essere “allenatore”, mostrare quanto vali al mondo intero (o quantomeno agli altri fessi che come te compongono il campionato). Personalmente, io ho partecipato complessivamente solo a quattro tornei di Fantacalcio in singolo (più uno in cui gestivo una squadra in coppia, ma ho scoperto che non fa per me). Una volta l’ho anche vinto e quest’anno…Beh, non si dice niente, perché la scaramanzia è una cosa seria, “non si può prendere sottogamba” [cit.]. Nella scorsa giornata, però, ho rivissuto attimi focali della prima stagione da incubo.
Ho perso la scorsa partita per via di un clamoroso exploit dei giocatori del mio avversario: 5 assist in campo più gol di Blanchard. Il problema è che, per via di scelte di formazione sbagliate, ho lasciato in panchina il +4 composto dal gol di Chiriches e l’assist di Allan. Sia chiaro: avrei subito comunque una sconfitta, non sarebbero stati influenti per il risultato finale. Il ricordo di quando ero ancora stupido e inesperto, però, si è fatto sentire.
Solo a pensarci ho i brividi.
Il mio primo Fantacalcio fu davvero atipico: eravamo soltanto in 4 e decidemmo di giocare con la regola della somma di punti, in maniera tale che avrebbe vinto davvero il più meritevole.
Io finii ultimo.
Ma non era nemmeno questo: ci sta di non riuscire a centrare la stagione positiva. Il vero problema fu che mi resi protagonista di due topiche di formazione clamorose che, probabilmente, compromisero in maniera definitiva il sogno di finire almeno secondo (il primo era irraggiungibile), o comunque di non aggiudicarmi la medaglia di legno. Due scelte errate che, ancora oggi, mi perseguitano in maniera invadente, anche se di certo non rappresentano le uniche (ne cito un’altra a caso: De Sanctis in porta e Roncaglia in panchina in Fiorentina-Napoli 1-1 con gol del difensore da centrocampo).
Entrambe ebbero luogo nel campionato 2012-2013.
Torino-Napoli, 30 marzo. Per un ponte pasquale mi trovo fuori casa, non ricordo bene la località. In fretta e furia faccio la formazione entro i limiti stabiliti, ma ho un dubbio enorme: devo scegliere un calciatore a centrocampo tra Borja Valero e Dzemaili. Finisco per scegliere il primo, anche perché ha il 6 fisso e spesso regala anche bonus.
Me ne sono pentito amaramente.
Inizia la partita e dopo 10′ segna proprio Dzemaili.
Puttana maiala.
Va beh, sono cose che possono capitare.
La gara si evolve e il Torino chiude il primo tempo in vantaggio per 2-1. Ad inizio secondo tempo, però, è ancora Dzemaili a timbrare il cartellino.
Per me, tifosissimo del Napoli, era una sensazione contrastante: di scatto mi alzai per esultare, poi subito dopo mi misi le mani in faccia. Mio padre, che guardava la partita con me, pensava fossi impazzito.
Il Torino si riporta avanti, ma il Napoli continua ad attaccare. E arriva il 3-3. Indovinate un po’ di chi?
Tripletta di Dzemaili.
Volevo morire.
Giuro, credo di aver sfiorato le lacrime.
Il Napoli poi vinse la partita e la rabbia si attenuò, ma che beffa clamorosa. Non riuscii a dormire quella notte.
Ma, vi assicuro, la seconda volta fu peggiore.
E’ una delle ultime partite di campionato e devo scegliere il tridente d’attacco: Balotelli, che in quel periodo segnava anche ad occhi chiusi, andava messo certamente titolare, così come anche Maxi Lopez. Il ballottaggio era tra Pandev, che avrebbe giocato contro l’Inter al San Paolo, e Klose, che invece era impegnato all’Olimpico contro il Bologna. Io non lo so perché accadde. Forse ero troppo tifoso, e mi feci condizionare.
Ma scelsi Pandev.
Se non ho bestemmiato dopo quella volta, non bestemmierò più.
A casa mia abbiamo l’usanza di pranzare la domenica quasi in corrispondenza delle partite. Napoli-Inter era posticipo, così mettemmo Diretta Gol.
Lazio-Bologna 1-0. Klose.
Va beh, può capitare.
Lazio-Bologna 2-0. “Ti prego, fa che non sia di nuovo Klose”. Hernanes. Ok, dai.
Lazio-Bologna 3-0. Klose.
E che cazzo.
Lazio-Bologna 4-0. Klose.
Lì cominciai a smettere di mangiare per la disperazione.
Lazio-Bologna 5-0. Klose.
Dov’è finito il calendario?
Lazio-Bologna 6-0. Klose.
Vado a preparare il cappio.
Ah, per la cronaca, Pandev quella giornata fece due assist. Maxi Lopez giocò una partita di merda.
Quella fu anche l’unica volta in cui venni sfottuto per ore dai miei colleghi di Fantacalcio. Fortunatamente, occasioni simili non sono più capitate (e ho scritto questa frase con una mano sola, if you know what i mean).
Aldilà di questo, però, il Fantacalcio mi ha sempre divertito e dato anche soddisfazioni. Raccontatemi le vostre topiche: mi sentirò meno solo e meno pirla.