Ci sono molti, tanti, innumerevoli motivi. Ma andiamo con ordine.
Jamie rappresenta l’orgoglio della gente comune che va allo stadio, quella gente che sta pian piano scomparendo dagli stadi. Jamie è uno degli ultimi baluardi di un calcio popolare che pare sempre più avviato verso l’estinzione. Il calcio soffre, l’amore per le maglie è un ricordo, le bandiere sono rare mentre le puttane sono sempre di più. Jamie ci ha fatto riassaporare il romanticismo del calcio.
Jamie è simbolo della stagione pazzesca del Leicester. Non le ha vinte da solo le partite. No questo no. Lo sappiamo. Ma come sempre accade è chi la butta dentro che passa alla storia. Il nome sul tabellino ha per forza un valore aggiunto. E’ cosi. Jamie se lo è meritato. Ha eguagliato il record di reti consecutive in Premier di un certo Ruud Van Nistelrooy, mica uno qualunque. Se non fosse per un altro bomberone d’altri tempi, Harry Kane, poteva pure portare a casa la classifica di capocannoniere della Premier League. Ma non si può avere tutto. Ah, si lo sappiamo: tra Kane e Vardy c’è pure Aguero. Non ce ne voglia il Kun ma lui rientra nella categoria delle puttane del calcio moderno. Non conta.
Jamie Vardy è un essere umano che ha realizzato qualcosa di straordinario. Non impossibile, solo difficile. E’ partito dal basso Jamie. Bomber Vardy fino a pochi anni fa faceva quello che fanno la maggior parte di noi: si alzava presto per andare a lavorare. Ma non per fare il calciatore. Jamie lavorava in fabbrica. Niente di strano per gli uomini normali. E il bomber operaio, con un po’ di determinazione, sacrificio e, perché no, anche un pizzico di culo, è diventato uno dei calciatori più celebri del pianeta.
“Fui costretto a giocare per 6 mesi con un braccialetto elettronico. Ero stato punito per una rissa in un pub. Andai lì una sera con un mio amico che aveva l’apparecchio acustico. Due persone lo presero in giro e io lo difesi. Io sono così, difendo sempre i miei compagni. Però il problema è che quando giocavamo in trasferta lontano, riuscivo a giocare un tempo o poco più perché ero in libertà vigilata. Potevano massacrarmi di calci, non sentivo mai dolore col braccialetto alla gamba”.
Jamie Vardy è un bomber che ci piace, tanto.
Se durante questi mesi vi siete persi per sbaglio chi è Jamie Vardy, date un’occhiata qui.
Anche altri giocatori dei Foxes hanno una storia simile a quella di Jamie. Altri sono stati decisivi e sorprendenti in stagione. Come Riyad Mahrez per esempio. Ma non si può dare un Pallone d’Oro alla squadra. Scegliamo Jamie come simbolo di questa magica favola.
L’anno scorso il web era riuscito a far arrivare uno sconosciuto Wendell Lira alla nomination (poi vinta) per il goal più bello dell’anno, il FIFA Puskás Award.
Noi di Chiamarsi Bomber ci proviamo: JAMIE VARDY FIFA Ballon d’Or 2016. I motivi ve li abbiamo spiegati. Se volete aiutare Jamie ad entrare nella leggenda firmate la petizione.
