Spalletti, volemose bene (ma anche no)

Al fischio finale di Roma-Lione Luciano Spalletti era un uomo distrutto. Ha urlato, sbraitato, protestato per tutta la partita. Ha sostenuto la sua squadra con ogni sforzo possibile. Con un cambio – El Shaarawy per Bruno Peres – la gara l’aveva pure cambiata, forse però troppo tardi. Il 60% di possibilità di passaggio del turno è divenuto, d’un tratto, un indegno 0%. E anche quest’anno la Roma perde l’occasione di poter vincere un trofeo europeo. Un’occasione ghiottissima, peraltro, perché il livello medio delle squadre qualificate ai quarti di finale della competizione è veramente basso, se si esclude il Manchester United.

Ma la notizia vera è un’altra: Spalletti sta facendo di tutto per andarsene da Roma. Ormai è chiaro: la querelle con i giornalisti infiamma i mass media vicini alla squadra. E le parole di ieri del tecnico, che ha rimesso in gioco la questione degli sms infamanti mandati a Pallotta, non possono far altro che confermare questa tesi. A Roma Spalletti ormai non sta più bene: ha capito, forse, che c’è troppa pressione intorno all’ambiente e che anche per questo sarà difficile vincere qualcosa di importante nel presente e nel futuro. Un vero peccato, perché Spalletti – al contrario di quanto si possa pensare – alla Roma ci tiene davvero. Ma sarà costretto ad andare via per sopravvivere. Un po’ come quando si ama troppo una ragazza, che però non capisce una sega di questo sentimento e allora megaciaone.

Spalletti

Ovviamente, a farne le spese saranno i tifosi della Roma: Spalletti in un anno e mezzo ha fatto una sorta di miracolo, prendendo una squadra forte ma in sfiducia e portandola comunque a piazzamenti di tutto rispetto. Niente è certo, ma la sensazione pare quella di un tecnico davvero stanco delle solite polemiche da bar che si vivono a livello calcistico nella Capitale. E le conseguenze non potranno che essere negative.

P.S.: il labiale di Spalletti l’hanno visto tutti, il tecnico ha tentato un dribbling incredibile ai microfoni nel post match ma la frittata è fatta. L’anno scorso, per un episodio molto simile, Sarri fu distrutto. Vediamo se anche l’allenatore di Certaldo riceverà la stessa risonanza mediatica.

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