Ospite speciale del programma Sky Calcio Club Fabio Capello è andato a ruota libera, rivelando aneddoti legati alla sua carriera da allenatore. In particolare l’ex tecnico di Milan, Real, Juve e Roma ha posto l’attenzione sui grandi attaccanti che ha avuto la fortuna di allenare.
Il rimpianto più grande è stato certamente Van Basten, mai realmente disponibile sotto la sua gestione. Anche sul fenomeno Ronaldo rimangono pesanti remore:
“Al Real pesava 96 chili. Ma quando hai vinto i campionati del Mondo nel 2002 quanto pesavi? 84, mi disse. Ma vorrai almeno tornare ad 88? gli risposi. Era un grande comunque.”
Le più succose rivelazioni riguardano però certamente Zlatan Ibrahimovic, arrivato alla corte di Don Fabio alla Juventus nel 2004:
“Quando arrivò in Italia non sapeva calciare in porta. Raiola venne e mi disse: guarda che questo è forte, spacca le mani ai portieri. Io gli dissi che per il momento aveva spaccato solo i vetri delle finestre della palestra. Poi si dedicò a tirare in porta ogni giorno, provando e riprovando, e ovviamente migliorò. Come ora sapete tutti.”
Pensando a quanto abbia offerto sul piano balistico negli ultimi anni il fuoriclasse svedese, pare davvero impossibile immaginarlo così. Come pare incredibile che al tempo l’Ajax lo svendette letteralmente per puntare sull’egiziano Mido, poi meteora alla Roma.
Sembra impossibile ma era proprio così. In pratica, nei suoi primi giorni bianconeri, il giovane Ibra era come tutti noi nell’ora di educazione fisica alle Medie. Insomma, più o meno.
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