Cosa può rendere interessante Celtic-Zenit San Pietroburgo, la classica partita che in tv non ti vedresti neanche se l’alternativa fosse l’Ikea notturna con la tua ragazza? Bisogna impegnarsi parecchio, ma tre marchigiani, un sardo e una ragazza inglese ce l’hanno fatta. Sembra una barzelletta, ma non lo è, perché questi cinque eroi hanno appena vissuto il loro giovedì di Europa League più glorioso di sempre.
I FATTI – Torniamo indietro di qualche giorno. I quattro ragazzi raggiungono la loro amica inglese in Erasmus a Edinburgo. Non nuovi a idee strampalate – questo dicono loro -, una volta scesi dall’aereo uno dei Nostri ha l’illuminazione: giovedì a Glasgow c’è Celtic-Zenit San Pietroburgo, chiediamo a Mancini i biglietti per andare a vedere la partita.
No, dai, che cazzo dici, cosa andiamo a vedere, non ti risponderà mai. Vabbè, dai, fallo.
Lo scetticismo in effetti dura poco e già in aeroporto i quattro ragazzi scrivono sui Direct di Instagram al mister, marchigiano come loro: i temerari vogliono cinque biglietti in cambio di un po’ di salami locali. Una storia degna di Pio e Amedeo.
Ma quello che nasce come un messaggino inviato probabilmente per scherzare, piano piano diventa più di un sogno. Mancini risponde, inizia a messaggiare con loro e promette il massimo impegno per trovare i posti a tutti. Chiamatemi la mattina della partita, dice lui.
Ma la cosa clamorosa è che il giorno della partita è Mancini a scrivere a loro un bel messaggio di buongiorno: ha in mano i loro cinque biglietti.
I ragazzi mentre leggono sono già in aeroporto e stanno andando a Glasgow insieme alla loro amica inglese.
Così arrivano a Glasgow e, sotto la pioggia, raggiungono l’hotel in cui li aspetta il Mancio per lo scambio più romantico della storia dell’Europa League di quest’anno.
E infine, dopo lo scambio, se ne vanno a Celtic Park sventolando il trofeo che non sarà valso come la miglior partita di sempre (tutt’altro), ma come le esperienze folli che piacciono a noi.
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