Ronaldo e la rovesciata della vigilia. Alla ricerca del gesto perfetto

Può essere un gesto istintivo, fisicamente barbaro, e frutto della coincidenza di una serie di condizioni così particolari (velocità e altezza del cross, coordinazione, un pizzico di fortuna, posizionamento degli avversari) come la straordinaria rovesciata di Cristiano Ronaldo in Juve-Real frutto di pratica e studio?

Apparentemente la risposta è no. Questi gesti tecnici, così unici e immediatamente riconoscibili nella pur già lunghissima e ricca storia del calcio, sono sempre stati ricollegati al genio e a quel dono segreto che distingue i campioni dagli ottimi giocatori. Ancor di più se consideriamo che il fenomeno portoghese è andato a impattare il pallone nel cielo di Torino a un’altezza di circa 2,40 metri dal suolo. Praticamente alla stessa altezza della traversa. Roba da decollo.

A quanto pare però la macchina perfetta del pallone studia e prova in allenamento anche i gesti più straordinari, più impensabili e difficilmente riproponibili in partita. Ne abbiamo la prova osservando un’immagine scattata alla vigilia della partita di ieri, in occasione della rifinitura all’Allianz Stadium.

La somiglianza tra i due gesti è straordinaria. La posizione delle braccia e della gamba sinistra, quella della testa, l’elevazione e l’estensione della gamba che calcia. Tutto coincide alla perfezione in un esercizio di tecnica e stile ammesso a pochissimi. Forse a lui solo.

E se queste cose, che nemmeno avevi mai fatto prima, puoi arrivare a pensarle ed eseguirle a 33 anni, significa che il tuo percorso di miglioramento non si è fermato. Anzi, progredisce. Cristiano Ronaldo è il manifesto dell’Illuminsimo applicato al calcio. Un progresso tecnico e fisico che rincorre il gesto perfetto, la giocata definitiva.

Be’, che dire. Siamo decisamente sulla buona strada.

https://www.youtube.com/watch?v=a7I9fOwOrc4

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