Tra le pratiche peggiori che abbiamo visto negli ultimi anni c’è sicuramente il tentativo anche piuttosto disperato di tanti giornali di ricercare ossessivamente giocatori che somigliassero vagamente a Messi o Cristiano Ronaldo. Tentativi spesso piuttosto goffi – dei nomi fatti nel tempo solo Dybala sta avendo una carriera luminosa, per quanto ancora non avvicinabile a Messi – spiegabili col bisogno di individuare presto un erede e assicurarsi che anche dopo di loro ci sarà talento, ci saranno fenomeni. Ora: se gli accostamenti con Ronaldo sono stati ridotti da serie difficoltà ad associare un giocatore al fisico e al modo di giocare di Ronaldo, con Messi si è al contrario esagerato. Qualsiasi giocatore più minuto, con un minimo di capacità di controllo palla, è stato associato senza ritegno a lui negli ultimi anni. Bastava che fossi sul metro e sessanta, che dribblassi tre birilli e giù di titoloni: il nuovo Messi, il Messi dell’Uzbekistan e varie, cose rese addirittura mitiche quando i “calciatori” in questioni avevano solo otto anni. Siamo andati a cercarli nel Deep Web per capire chi sono e che fine hanno fatto.
ROBERTO MERINO
Merino è leggenda. Lui rientra nella categoria Messi delle Ande, il suo gol da centrocampo all’Arechi di Salerno immagino possiate trovarlo anche su Pornhub. 167 cm per 67 kg – una perfetta proporzione per farsi affibbiare il titolo di Messi di qualcosa – Merino ha dato lezioni di eleganza in Serie B con la maglia della Salernitana. Oggettivamente gli si prospettava una carriera quantomeno decente, che invece si è spenta molto lontana dall’Italia piuttosto presto. Con il Perù è riuscito a timbrare solo l’esordio (dopo aver fatto l’under 18 con la Spagna), ora ha 36 anni ed è svincolato da due.