Hector Bellerin è principalmente noto al pubblico europeo per due motivi. In primo luogo il laterale dell’Arsenal è uno dei calciatori più veloci del pianeta. Poi, soprattutto in Inghilterra, si distingue per il gusto eccentrico nel vestire e la passione per la moda.
Nell’apertissima e cosmopolita Londra quest’ultimo aspetto non sembrerebbe davvero in nessun modo poter rappresentare un problema, o un argomento spinoso da affrontare. Ma quando di mezzo ci sono i calciatori, parte del tifo, soprattutto per mezzo social, finisce spesso per esagerare. E da quando gli insulti da parte della sua stessa tifoseria sono diventati una triste abitudine, Bellerin ha cominciato a soffrire prima di arrivare allo sfogo di queste ore riportato dal Times:
“Certi tifosi sono molto offensivi. La maggior parte degli insulti arriva online, ma alcuni si sentono anche allo stadio. Mi chiamano ‘lesbica’ perché porto i capelli lunghi e insistono con tanti altri insulti omofobi. Quando poi gioco male, la situazione è insostenibile. Se ti comporti diversamente da come si aspettano, diventi un bersaglio. C’è molta pressione affinché ci si conformi agli altri, e questa è una cosa pericolosa. Nella vita bisognerebbe essere liberi di esprimersi. Molte persone mi dicono cose belle, ma è normale concentrarsi sugli insulti. Ogni giorno cerco di imparare a combattere questa situazione nella miglior maniera possibile.”
Un conto è pretendere professionalità, vita d’atleta e un atteggiamento positivo in campo come fuori. Un’altra cosa è vomitare pesanti e gratuiti insulti per un capello un po’ più lungo, o un pantalone e una scarpa colorati. Noi scherziamo spesso sullo stile sopra le righe di tantissimi calciatori, con il Sobrietà Time. E un po’ di leggerezza e ironia (l’educazione dovrebbe essere sottintesa) sono quel che servirebbe a tanti “tifosi-commentatori” sul web, e a tutti nella vita.
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