Tanti privilegi, e tanti sacrifici. La vita del calciatore è fatta di momenti. Quelli difficili da superare, e quelli positivi da cavalcare. E sotto questa persistente pressione, il corpo finisce per chiedere il conto.
Non è facile da credere, ma anche un 24enne che fa delle proprie straordinarie qualità fisiche l’arma più letale del proprio arsenale si trova costretto a seguire una terapia per poter dormire e riposare, a causa dell’eccessiva stanchezza che impedisce nei massimi momenti di stress il naturale recupero.
1000 modi per morire: Il tifoso “kamikaze” del Boca al Monumental (VIDEO)
L’attaccante spagnolo dell’Athletic Bilbao sta vivendo un periodo d’oro. Nonostante i cambi d’allenatore gioca, e molto bene, da 104 partite senza sosta. Vuole provare a fare il definitivo salto di qualità, entrare nel giro della Nazionale. Ma, come detto, dietro alle luci c’è anche qualche ombra.
L’INTERVISTA A MARCA
“Sto vivendo un grande momento. Ho giocato sempre e mi sento molto bene. Sogno di vincere un trofeo qui con l’Atletico Bilbao. Non salto una partita dall’aprile 2016. Ho avuto anche la forma fisica dalla mia parte e nessun infortunio.
Nainggolan e il patto con l’Inter: “So di aver sbagliato, ma a 30 anni campio vita”
A volte sono teso dopo le gare? Il calcio richiede concentrazione e devi dare tutto per vincere. Devi dare tutto te stesso per vincere e quando esco dal campo sono davvero senza forze. Faccio uso di pastiglie per dormire e riposarmi.
Ci sono momenti in cui è impossibile addormentarsi a causa della stanchezza, e perché hai mille cose per la testa. Soprattutto quando si perde o le cose non sono andate bene come volevi. Non mi piace abusare delle pastiglie, ma a volte chiedo ai medici di darmi qualcosa. I giocatori di calcio hanno momenti difficili in cui non ci riposiamo, con troppe cose per la testa e un piccolo aiuto non fa mai male.”
Perché Puyol era un capitano diverso (VIDEO)