Juve noi ci crediamo, storie di rimonte e Champions League

Stasera la Juventus di Allegri e Mr. 5 Palloni d’Oro Cristiano Ronaldo saranno chiamati all’impresa. Ribaltare il 2-0 subito al Wanda Metropolitano infatti richiederà uno sforzo e una concentrazione nei 90 minuti (e forse più) che poche squadre nel tempo hanno sostenuto.

Eppure gli almanacchi del calcio ci riportano diverse gesta eroiche passate alla storia come, appunto, delle imprese.

Pensando al recente passato viene subito in mente quanto fatto dal Barcellona la scorsa edizione della Champions League, che dopo un netto 4-0 subito in casa del Paris Saint Germain è riuscito a strappare il passaggio del turno ribaltando il risultato al Camp Nou con un netto e rocambolesco 6-1.

Partite entrate nella leggenda, divenute ricordo indelebile di notti magiche per alcuni, e serate da dimenticare per chi ad un passo dal sogno ha visto svanire ogni speranza.

Mercoledì 25 maggio 2005, finale di Coppa Campioni e un Milan dilagante (il più forte di sempre?) per i primi 45 minuti di gioco. Al riposo sul 3-0 e un risultato che sembrava già scritto.

https://www.youtube.com/watch?v=oKWhQO8jmEA

«Segnammo tre gol contro una delle squadre più preparate a livello tattico che io abbia mai incontrato e ci rilassammo. Quando subimmo le prime due reti avvertimmo lo schiaffo, poi dopo la terza non potevamo semplicemente credere ai nostri occhi. Una volta arrivati ai rigori, capii che era già persa>>

Dirà Cafù qualche tempo dopo.

Appena sei minuti di follia dal 54esimo a 60esimo con le reti di Gerrard, Smicer e Alonso. Risultato sul 3-3 dopo i tempi regolamentari. Gli errori di Serginho, Pirlo e Sheva dal dischetto faranno il resto. Il risultato, purtroppo, lo conosciamo tutti.

Ancora più indietro, stagione 99/00, con il solito Barcellona che ribalta un 3-1 allo Stamford Bridge ad opera del Chelsea di mister Gianluca Vialli.

Senza dimenticare ovviamente l’impresa della Roma della passata stagione, in grado questa volta di metterlo sotto, il Barcellona, forte di un 4-1 della partita di andata che donava una sicurezza capace di infrangersi solamente sul grande cuore messo in campo dalla squadra capitolina.

E poi ancora, altra finale di Champions League, nell’edizione 2013/2014. Un derby, quello tra Real Madrid e Atletico che spesso va oltre la mera simpatia calcistica. Due modi di concepire il calcio e il tifo che si scontrano.

Un Atletico di Madrid in vantaggio dal minuto 36 per opera di Godin e una coppa sfuggita di mano quando l’incisore stava per tracciare la prima riga. Svetta su tutti Sergio Ramos al 90+3. Supplementari, poi Bale, Marcelo e sua maestà CR7.

Sergio Ramos


Sempre lui, Cristiano Ronaldo, che nelle partite importanti non manca mai l’appuntamento con la storia. Stasera all’Allianz Stadium dovrà essere ancora protagonista, per continuare la cavalcata verso quel trofeo che manca da troppo tempo a Torino.

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