No, non parliamo dell’accordo economico fra Italia e Cina o della stretta di mano fra il Presidente italiano Giuseppe Conte e il Presidente della Cina Xi Jinping. Parliamo di calcio: i nostri connazionali che hanno battuto l’antica via della seta, sono girovaghi del pallone, italiani con sangue sudamericano e qualche campione del mondo.
Soccavo e Marekiaro

Questa settimana c’era molta Napoli in campo a Dalian. Ospiti di giornata, il Guanzhou Evergrande dei fratelli Cannavaro che sfidava i padroni di casa, che da poco hanno acquistato uno dei simboli calcistici di Napoli degli ultimi dieci anni: Marek Hamsik. Lo slovacco ha fatto una buona prestazione e si è reso pericoloso, assieme al belga Carrasco, ma è stato il brasiliano Talisca a siglare per il Guanzhou il gol partita. Un po’ di respiro per Fabio Cannavaro, che in campionato deve inseguire i campioni in carica dello Shangai SIPG di Hulk e Oscar, che gli hanno strappato il titolo lo scorso anno dopo un dominio incontrastato durato quattro anni. In Nazionale non gli va meglio: i cinesi hanno perso le ultime due partite e per l’ultimo pallone d’oro italiano questo interim da commissario tecnico non sta andando come sognava.
Il pioniere da Viareggio
Le redini della nazionale cinese le ha ereditate da un altro campione del mondo: Marcello Lippi, direttore d’orchestra degli azzurri che alzarono la Coppa nel 2006. Il vero precursore della via della seta calcistica è lui. Lippi è ancora advisor della Nazionale cinese ed è considerato una divinità nella terra del Dragone, dove il tecnico viareggino ha vinto 3 campionati e 1 Champions League asiatica.
Milano – Nanchino, sola andata

Nella squadra più italiana di Cina, lo Jiangsu Suning, gemello cinese dell’Inter, militano due giocatori italiani, con sangue sudamericano. Entrambi hanno vissuto a Milano la loro esperienza calcistica più importante. L’anno scorso è arrivato proprio dall’Inter l’italo-brasiliano Eder, che guida l’attacco dei Blues di Cina. Per rafforzare la difesa, dalla Milano rossonera è arrivato Gabriel Paletta.
Il bomber dei due mondi
Ma il vero bomber che ha fatto jackpot sulla via della seta è solo uno: Graziano Pellè. Contrattone rinnovato fino al 2020 con lo Shandong Luneng, 15 milioni di euro a stagione, ripagati finora da buoni numeri, 66 presenze e 29 gol in quasi tre anni. Pellè ha fatto fortuna prima in Olanda (con l’AZ Alkmaar, con cui ha vinto l’Eredivisie, e con il Feyenoord), poi in Inghilterra con il Southampton. Infine, la Cina. Azzurro anche lui, con 20 presenze e 9 gol nell’era Conte. Antonio, l’allenatore, non Giuseppe il presidente. Perché ben prima che quest’ultimo stringesse la mano a Xi Jinping, Graziano e tanti altri italiani si erano già assicurati un ricco forziere di yuan in fondo al proprio arcobaleno.