Macauley Negus, ventitreenne di Plymouth e super tifoso del Liverpool, ha raggiunto Madrid, in macchina, insieme al padre per la finale di Champions League. Dopo la vittoria netta dei Reds per 2-0, iniziano i festeggiamenti, i due si separano nella zona di Goya, verso le 22.30 di sabato, ma da quel momento del ragazzo non si avranno più notizie.
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Partono gli appelli sui social, il fratello e altri familiari raggiungono in aereo la Spagna per cercare Macauley in tutti gli ospedali della capitale spagnola, la cognata pubblica richieste d’aiuto su Instagram, ma di lui nessuna traccia.

Il ragazzo che, secondo il padre, non aveva con sé denaro e documenti d’identità, è stato dichiarato “ufficialmente scomparso” dalla polizia domenica sera, dopo che erano trascorse le 24 ore necessarie. L’ambasciata britannica a Madrid, a quel punto, ha offerto la sua assistenza alla famiglia.
Lunedì mattina l’enigma viene risolto. Dov’era Macauley? In carcere. Il quotidiano sportivo Marca ha fatto sapere che il genio dei Reds era irreperibile perché la notte della finale era stato arrestato.
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Durante i festeggiamenti, infatti , dopo aver cominciato una discussione con degli agenti li ha aggrediti, rompendo gli occhiali a uno di loro. Secondo quanto riferito era realmente senza documenti, ma non è stato comunque in grado di dare il suo nome correttamente, perché troppo ubriaco.
Ora la famiglia di Macauley può tirare finalmente un sospiro di sollievo. Il figlio sta benissimo, è “solamente” dietro alle sbarre.