L’avventura di Giampaolo al Milan sembra ormai giunta al capolinea. L’ex tecnico della Sampdoria ha deluso ampiamente sul piano dei risultati e del gioco. Da quando siede sulla panchina rossonera il rendimento della squadra è nettamente insoddisfacente. Fin dalle ultime amichevoli estive il Milan ha cominciato a non vedere più la porta, e a faticare maledettamente nella costruzione della manovra.
Di Giampaolo, che certamente non può essere considerato l’unico responsabile di questa situazione, non sono solamente le scelte tattiche a non convincere. I continui cambi di formazione e la testardaggine mostrata nello schierare uomini apparsi fuori forma hanno certo messo in bilico la sua posizione, ma non si tratta solo di questo.
A preoccupare l’ambiente milanista è anche l’apparente approccio confusionario del tecnico. Prova ne è quanto visto nell’intervista rilasciata a DAZN al termine della partita di Marassi sabato sera.
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Giampaolo in confusione nel post di Genoa-Milan
Il tecnico del Milan si presenta ai microfoni della piattaforma, e quando Roberto Cravero gli pone una domanda sulla gestione del vantaggio e della superiorità numerica nel secondo tempo, risponde così…
Forse un lapsus, o forse un momento di scarsa lucidità dopo il saliscendi di emozioni di una partita rocambolesca e per lui decisiva. Di certo, però, nel calcio di oggi un allenatore viene giudicato anche per l’immagine che trasmette mediante le apparizioni mediatiche. E questi pochi secondi non lasciano una sensazione di controllo e solidità.
Giampaolo non è un personaggio che fa della comunicazione esterna il suo punto forte, ma allenare una grande significa anche questo. Significa controllare tutte le piccole e grandi pressioni, che in tante occasioni poco o nulla hanno a che fare con il campo.
Una lezione che va imparata in fretta, perché il tempo per lavorare a più riprese chiamato dall’allenatore abruzzese non esiste senza risultati.
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