Zenit, Barrios racconta: “Giocavo per strada, spesso rischiavo di morire”

Wilmar Barrios, centrocampista dello Zenit San Pietroburgo, si racconta e svela degli aneddoti sulla sua infanzia davvero clamorosi. Il ventiseienne, il 30 gennaio 2019, passa a titolo definitivo dal Boca Juniors allo Zenit per 18 milioni di dollari. Il centrocampista firma con i russi un contratto di quattro anni e mezzo. Una grande chance per il colombiano, che non ha avuto sempre una vita così semplice. Il calcio è sempre stato una costante per lui dall’infanzia fino ad oggi ma, quando da ragazzino giocava per strada in Colombia, anche solo giocare a pallone era davvero rischioso

Barrios si racconta: “Giocavo per strada, ma rischiavo di morire nelle guerre tra bande”

Nessun problema fisico o infortunio particolare, ma Barrios e gli amici rischiavano la vita a causa delle guerre tra bande. A raccontarlo è lui stesso a championat. com. Il giocatore parla della paura che provavano lui e gli altri ragazzini e di quanto sia fortunato ad essere ancora vivo. 

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“Ricordo che da piccolo giocavamo per strada. Ma c’erano momenti in cui le bande del posto combattevano tra loro, si sparavano. Noi eravamo lì, senza disturbare nessuno. Stavamo solo giocando e all’improvviso dovevi stare attento a non prenderti qualche proiettile vagante. In quei momenti pensi solo a scappare, a cercare una porta di una casa e pensi ‘se solo fosse aperta’. Temi per la tua vita perché rischi anche che ti confondano per qualcuno che non sei. Ma per fortuna ne sono uscito vivo. Ma sì, questo era il mio paese”.

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Acqua passata per Wilmar, ora il ragazzo ha altri problemi da affrontare, che sicuramente non mettono in pericolo la sua vita. Un esempio? Il grande freddo della Russia

“Contro il Rubin Kazan ricordo un freddo incredibile, il peggiore mai sentito. Durante il primo tempo non riuscivo addirittura a muovermi. Ad essere sincero pensavo anche di non scendere in campo nel secondo tempo. I compagni mi hanno preso in giro, ma con loro c’è un ottimo rapporto e si scherza spesso per questo freddo. Con queste battute è più facile affrontare tutto”. 

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