È passato quasi inosservato l’addio dell’attaccante croato e di conseguenza è passata inosservata la lettera della Juventus a Mario Mandzukic. Il centravanti lascia Torino dopo 4 anni e 44 reti siglate, oltre che a numerosi trofei vinti.
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LA LETTERA DELLA JUVENTUS A MARIO MANDZUKIC
Di bello non è bello, né in campo né fuori. Non è neanche un grande goleador a dirla tutta. Ma nella Juventus operaia di Allegri era una pedina imprescindibile. Merito della sua tenacia e della sua aggressività. Qualsiasi volta c’era un pallone vagante in area, Marione c’era a sgomitare contro i difensori avversari. Quando c’era da difendere era il primo a tornare indietro a recuperare palla. Un calciatore così lo ami a prescindere, anche quando segna poco. Messo fuori dal progetto tecnico da Sarri, la Juventus l’ha voluto salutare con una bellissima lettera d’addio:
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“Quattro stagioni vissute da protagonista, con tanti gol bellissimi e decisivi. Mario Mandzukic, che saluta la Juventus per continuare la sua avventura in Qatar, all’Al-Duhail, è stato un giocatore importantissimo nel suo quadriennio bianconero, contribuendo non poco alla costruzione dei numerosi successi bianconeri. L’attaccante croato lascia la Juventus dopo aver messo in bacheca 9 trofei: 4 Scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe Italiane. E in ogni singola coppa alzata al cielo c’è stato il suo marchio, mettendo dentro un pallone oppure sgomitando nelle diverse avversarie per liberare spazi per i compagni”.
Dopo le foto e la scimitarra di benvenuto (sì, in Qatar si usa così), Marione ha mandato una stilettata a Sarri: “Non mi era mai capitato di non giocare. Lavoro duro per tenermi in forma. Ovviamente ho bisogno di conoscere i miei compagni, ma mi sento bene, sto lavorando duro. Sarri? Non penso al passato, ma guardo al futuro”.
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