Il patron della Dea Antonio Percassi ha parlato ai microfoni di RLT 102.5 della situazione che sta vivendo Bergamo rivelando che 8 persone dello staff dell’Atalanta sono risultate positive al tampone. Il presidente nerazzurro ha anche parlato del momento più bello vissuto a Bergamo.
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Percassi: “Bergamo non molla!”
La città lombarda è stata tra le più colpite dal coronavirus, con un alto tasso di letalità. Alcuni pensano che il virus si sia propagato maggiormente a Bergamo per via della sfida di Champions League contro il Valencia, dove 45mila tifosi si sono ammassati allo stadio San Siro. Ma ormai non è tempo dei se e dei ma, piuttosto bisogna reagire, come lo stesso Percassi sottlinea: “Noi, come popolo, siamo abituati a non mollare. Bergamo non deve mollare, quella bergamasca è gente un pochino chiusa, ma tanto generosa ed è abituata a lottare senza mollare mai, anche se qui parliamo di una cosa che non si è mai vista e non si è mai verificata”.
Anche il club è stato toccato dal virus, Marco Sportiello è risultato positivo ma anche altre persone dello staff: “Abbiamo avuto otto casi di persone che lavoravano per l’Atalanta, è stata una cosa molto triste. Siamo di fronte a una bomba sanitaria, qui c’è un nemico trasparente, sta diventando una guerra mondiale”. Sul momento più provante il patron bergamasco non ha dubbi: “Le immagini dei camion dell’esercito incolonnati davanti il cimitero di Bergamo resteranno per sempre nel cuore di noi bergamaschi”. Prima dell’emergenza, la Dea stava regalando un sogno ai suoi tifosi: “Da quando siamo tornati all’Atalanta con la mia famiglia è stato un crescendo di emozioni. Siamo passati dalla promozione in Serie A ai nove campionati consecutivi disputati nella massima serie, dall’Europa League all’essere ora tra le migliori otto squadre della Champions. L’emozione più forte è stata la qualificazione ai quarti di finale di Champions e l’immagine della squadra che a fine partita a Valencia ha dedicato alla città di Bergamo una vittoria storica”.