Era il 2017 e un miliardario dall’Oriente decise di rilevare il Milan dalle mani di Silvio Berlusconi. Da quel momento tanta acqua sotto i ponti è passata, ma oggi Mister Li è tornato a parlare e attacca il fondo Elliott, proprio quel fondo che subentrò a lui nella gestione della società rossonera.
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Nel 2017 un imprenditore cinese decise di acquistare le quote di maggioranza del Milan, club da sempre proprietà di Silvio Berlusconi. Yonghong Li era il socio di maggioranza della Guizhou Fuquan Group, e con un’operazione da circa 250 milioni di euro divenne il proprietario dei rossoneri. Li non ripianò del tutto il debito del Milan, e la Elliott Management Corporation, fondo d’investimento al quale si era affidato, a Luglio 2018 decise di sollevarlo dall’incarico e di riprendersi il Milan. Ballavano più di 300 milioni di prestito. Da quel momento di lui si ebbero poche notizie, se non qualche sporadica intervista rilasciata qua e là. Oggi, su Twitter, il magnate cinese è tornato a parlare, e certamente non in maniera lusinghiera, dell’attuale fondo proprietario del club milanese.
Li attacca il fondo Elliott
In questi giorni Gordon Singer, figlio di Paul, fondatore del fondo Elliott, ha smentito le voci di una imminente cessione del Milan, asserendo che l’intenzione della società è invece quella di investire e rilanciare il club. Oggi Mister Li ha deciso di rispondere, mettendo in dubbio le affermazioni del fondo d’investimento: “Questa cosa non è buona. Perché ha aspettato tutto questo tempo per iniziare presumibilmente a prendersi cura della squadra? La squadra andrebbe trattata con passione, non come un investimento senza emozioni. Guardate all’esperienza di Singer: il club merita di meglio“. Va bene Mister Li, ma non potevi svegliarti un attimo prima?