Ucraina svela la maglia per Euro 2020 e si inasprisce la crisi diplomatica con la Russia

Il mondo del calcio è spesso legato a doppio filo a quello della politica, di esempi in tal senso ne è piena la storia. Un nuovo episodio che non fa che confermare questo legame è quanto accaduto conseguentemente alla scelta della nuova maglia dell’Ucraina per Euro 2020. Un scelta di design che ha fatto indispettire, e non poco, la Russia.

La Federazione calcio della Russia (Rfu) ha inviato ieri una lettera ufficiale all’Uefa chiedendo provvedimenti contro lo “slogan politicamente motivato” posto sulle maglie della nazionale di calcio dell’Ucraina in vista di Euro 2020. Nella lettera inviata da Mosca si legge: “Lo slogan mostrato contraddice i principi basilari dei regolamenti Uefa sulla proibizione di tutte le manifestazioni politiche. Il calcio è uno sport che dovrebbe sempre rimanere separato dalla politica“. Sulla maglia dell’Ucraina per gli Europei è raffigurata una mappa del Paese che include anche la regione della Crimea (territorio annesso nel 2014 dalla Russia tramite un referendum molto contestato). Sulla divisa inoltre uno slogan patriottico che recita “Gloria all’Ucraina“. La Russia ha chiesto alla Uefa di prendere provvedimenti in merito.

La maglia dell’Ucraina che ha fatto arrabbiare la Russia

Il presidente della Federazione ucraina Andriy Pavelko ha dichiarato che “la sagoma dell’Ucraina darà forza ai giocatori perché combatteranno per l’Ucraina tutta“. Su Instagram il presidente del paese ex sovietico Volodymyr Zelenskiy ha mostrato fiero la nuova maglia dell’Ucraina che tanto ha fatto arrabbiare la Russia scrivendo, tra le altre cose, che “in essa compaiono diversi simboli importanti che uniscono gli ucraini“. Di parere molto diverso il suo dirimpettaio russo, Vladimir Putin, che in realtà non è rimasto troppo colpito dalla scelta stilistica dei nemici ucraini: “Non rappresenta una novità“, ha dichiarato a Rossija-24. La disputa sulle divise da gioco ucraine è solo l’ultimo episodio dell’escalation di ostilità tra i due paesi iniziata nel 2014 proprio con l’annessione della penisola della Crimea da parte dei russi, decisione non riconosciuta dalla maggioranza della comunità internazionale.

Il presidente ucraino Zelenskiy mostra fiero la maglia

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