Juve e Barca replicano alla Uefa per diritti LGBT, logo arcobaleno sui social

Juve e Barca replicano alla Uefa per i diritti LGBT e pubblicano il logo arcobaleno sui social. Nelle scorse ore l’organo del calcio europeo ha rifiutato la proposta di illuminare l’Allianz Arena con i colori dell’arcobaleno in occasione del match tra Germania e Ungheria.

L’amministrazione locale di Monaco di Baviera avrebbe voluto mostrare la propria vicinanza alla comunità Lgbt dopo la recente legge approvata dal governo di Orban. Legge che vieta l’adozione per le coppie gay. Nelle scorse ore però la Uefa ha rifiutato la proposta avanzata dalla città tedesca

Juve e Barca replicano alla Uefa per diritti LGBT, logo arcobaleno sui social

L’organo del calcio europeo ha ricordato infatti di essere un organo politicamente neutrale e ha dovuto dare parere negativo a causa della connotazione politica della domanda. A spiegarlo è lo stesso presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, alla stampa tedesca: “Era la richiesta di un politico, era chiaramente un segnale mirato a un atto politico di un governo di un altro Paese. Il calcio non può permettere di essere usato per scopi politici”.

Diversa la decisione della Uefa su Neuer. Il portiere tedesco, durante le gare contro Francia e Portogallo, ha indossato la fascia da capitano con i colori dell’arcobaleno. L’organo del calcio europeo, in quel caso, ha deciso di non sanzionare il tedesco perché “La fascia è stata valutata come un simbolo della squadra per la diversità e quindi per una ‘buona causa”. 

Ora arriva la presa di posizione di alcuni club europei. Juve e Barca si schierano in difesa dei diritti della comunità LGBT colorando i propri loghi con i colori dell’arcobaleno. “Tutti amano il calcio” scrive sui social il club di Torino. Ma anche il Barcellona, prima dei bianconeri, pubblica un post su Twitter a sostegno dei diritti degli omosessuali. Con loro, il Chelsea che modifica i colori del proprio logo.

Anche tra le fila ungheresi c’è chi è contrario alla legge approvata dal governo Orban. Il portiere Peter Gulasci sostiene infatti una campagna contro la legge del suo Paese, ma al momento è concentrato al 100% sulla partita: “Tutti sanno come vedo la situazione e ciò che accade nel mondo, ma sono concentrato sulla partita. Vogliamo fare un’impresa”.

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