Il video di Caressa in lacrime e la radiocronaca da brividi di Repice: ecco cosa ci siamo persi dopo la finale di Euro 2020 (VIDEO)

Di Euro 2020 si è scritto, sentito e visto di tutto, dai festeggiamenti dei giocatori, alle varie conferenze. In pochi, però, inebriati dai festeggiamenti post vittoria, hanno visto il video girato col cellulare da Fabio Caressa dove si commuove in compagnia del suo compagno di viaggio Beppe Bergomi. Non meno emozionante, la radiocronaca di Francesco Repice su Radio Rai Uno.

Caressa in lacrime, Repice fa emozionare tutti

“Beppe racconta cosa mi hai detto nell’intervallo”, inizia così il video di Fabio Caressa, dove Bergomi spiega “Nel ’90 passammo subito in vantaggio noi ma poi l’Argentina recuperò e vinse ai rigori. Anche stasera finirà così“. Una profezia che si è avverata visto che al gol di Shaw, ha risposto nel secondo tempo Bonucci e poi ai rigori la parata di Donnarumma su Saka ha determinato la vittoria della Nazionale ad Euro 2020. Caressa poi racconta che dopo la loro prima telecronaca ci fu un’eclissi solare e poi commosso dice: “Spero che sia stato bello per voi quanto lo è stato per noi, perché per noi è stato bellissimo”. E poi il giornalista scoppia in lacrime. Un video che ha fatto il giro del web.

Più poetico Repice che dopo la parata di Donnarumma si è lasciato andare a una vera e propria narrazione: “Gentile ascoltatori possiamo finalmente piangere di gioia perché Gigio ‘Batman’ Donnarumma ci ha regalato la più grande soddisfazione. Anche Spinazzola che esulta coi suoi compagni di squadra. Il calcio torna a casa, il calcio torna dove è nato, tra le piazze di Firenze la magnifica. E l’entusiasmo che dilaga a Roma, la città eterna, prima di scendere a bagnare la sua gioia in quello specchio di mare del golfo che va a bagnare anche le falde del Vesuvio, nella meravigliosa Napoli e scende coma una spada verso la superba Trinacria che si affaccia sulla madre Africa”.

Poi continua: “Il pianto di Roberto Mancini e poi ancora un’isola, un’isola cristallina come la Sardegna per salire verso un triangolo di sudore, di fatica, di sguardo verso il futuro e di lavoro di tante generazioni tra Genova, Milano e Torino, fino a culminare in Laguna dove l’acqua accarezza la sinuosissima Venezia. E consentitelo, gentili ascoltatori, al vostro cronista, anche, adesso, questo entusiasmo dilaghi nel borgo dei borghi, nella meravigliosa Tropea. Adesso bagnato, disegnato, il tricolore sull’isola, che va ad affacciarsi, a precipitare, in un mare cristallino. È una gioia incontenibile gentili ascoltatori, siamo campioni d’Europa…”.

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