Kane ha ritardato rientro dai Caraibi ed è in quarantena: Tottenham furioso

Il Tottenham è furioso con Harry Kane. L’attaccante infatti ha esteso le sue vacanze ai Caraibi, disobbedendo agli ordini del club, e ora è in quarantena obbligatoria. Il capitano dell’Inghilterra dunque non si presenterà per l’allenamento pre-campionato degli Spurs almeno fino a domenica.

Kane ha ritardato rientro dai Caraibi ed è in quarantena: Tottenham furioso

Kane aveva già fatto infuriare il presidente Daniel Levy dopo che non si era presentato a Hotspur Way per i test nei giorni scorsi. Un tentativo chiaro del giocatore di forzare il suo trasferimento al Manchester City. Ma il Tottenham si è infuriato ancora di più quando ha scoperto che il centravanti ha prolungato le sue vacanze all’estero. Kane, così come tutti i suoi compagni di squadra, doveva tenere conto delle regole di quarantena del governo in caso di viaggi all’estero. Dettaglio che, l’attaccante non ha considerato. 

Piuttosto che tornare in tempo e tornare al lavoro all’inizio di questa settimana, il 28enne ha deciso di ritardare il ritorno nel Regno Unito ed è attualmente in autoisolamento. Harry sarà libero di tornare in casa Spurs solo dopo 5 giorni di quarantena. 

Il club di Londra, nonostante le tensioni, è determinato a non vendere il centravanti. Il nuovo tecnico del Tottenham, Nuno Espirito Santo, ha dichiarato il mese scorso che Kane non avrebbe lasciato il club quest’estate. Ma Nuno ora ha cominciato a lavorare non considerando il possibile rientro dell’attaccante. L’ex Spurs Darren Bent ha avvertito Kane suggerendogli che sta andando nella direzione sbagliata. In passato Bent ha vissuto la stessa situazione e ha spiegato di essere stato ostacolato in tutti i modi. Fare infuriare il presidente, infatti, non è il modo per uscire da questo status. 

Il trasferimento di Darren dal Tottenham al Sunderland nel 2009 è stato reso difficile proprio dal presidente Levy e ora lui consiglia a Kane di agire in modo diverso: “È sotto contratto e dovrebbe agire nel modo giusto in termini di presentazione. Stai con i tuoi compagni di squadra, fai i tuoi test, qualunque cosa tu debba fare. Dovrebbe presentarsi. Capisco al 100% la sua frustrazione. Vuole trasferirsi, ha detto chiaramente che vuole andarsene, ma penso che ci sia un modo giusto per affrontare le cose. Purtroppo è in un club dove può tenere il broncio e non presentarsi agli allenamenti, ma questo non risolverà le cose, non ammorbidirà la posizione di Daniel Levy”.

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