Saul al Chelsea, il centrocampista svela: “Via per Simeone, si rifiutava di…”

Uno dei trasferimenti più chiacchierati dell’ultima, frenetica giornata di calciomercato, è stato certamente quello di Saul Niguez, che a pochi minuti dalla chiusura delle contrattazioni è passato dall’Atlètico Madrid al Chelsea. Lo stesso centrocampista, poco dopo la ratifica della cessione in prestito con diritto di riscatto ai Blues, ha svelato alcuni retroscena riguardo il suo addio ai Colchoneros. Alla base della partenza un “equivoco” tattico con il tecnico Simeone.

Saul al Chelsea per colpa di Simeone…

È stata un’ultima giornata di calciomercato parecchio convulsa per l’Atlètico Madrid, che ha riabbracciato dopo due anni il figliol prodigo Griezmann e ha visto partire uno dei suoi uomini simbolo, Saul Niguez, volato in Inghilterra alla corte dei campioni d’Europa in carica del Chelsea. Pochi istanti dopo la conferma del trasferimento, lo stesso Saul è apparso su Twitch con il famoso streamer spagnolo Ibai Llanos, amico di molti calciatori. Il centrocampista ha rivelato che alla base del suo addio ai Colchoneros ci sono stati dei dissidi con il tecnico Simeone, il quale si è rifiutato di cambiargli posizione in campo.

Saul e Simeone

“Il Chelsea una sfida”

Ho parlato con Simeone“, ha spiegato Saul. “Sono tre stagioni che gioco in ruoli diversi. Io devo tutto a Diego e capisco che lui deve essere egoista nelle scelte e pensare al gruppo. Ma mi sono visto bloccato in una posizione che non era la mia. L’opzione Chelsea significava uscire dalla comfort zone, una sfida. Loro mi hanno promesso di allenarmi nella mia posizione, per giocare vedremo“.

Saul al Chelsea

Saul desiderava da tempo giocare in una posizione più avanzata nell’Atletico, piuttosto che nel ruolo di centrocampo difensivo in cui Simeone era solito schierarlo: “Ho chiesto a Simeone e Miguel Angel (Gil, il CEO dell’Atlètico ndr) di allenarmi nella mia posizione”, ha continuato il centrocampista.Capisco il loro rifiuto e la loro decisione“.

“Decisione più difficile della mia vita”

Sono qui da quando avevo 13 anni ed è molto difficile. Voglio provare altri movimenti e posizioni che non ho eseguito nell’altro ruolo. È la ragione più importante per la mia decisione. È stata la decisione più difficile della mia vita e sono stato consigliato da molte persone. È un peccato non aver detto addio ai tifosi. Se avessi saputo che l’altro giorno sarebbe stato l’ultimo all’Atlètico avrei fatto qualcos’altro, avvicinandomi a loro e facendogli capire quello che provo“.

Saul al Chelsea

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