Il fallimento della Francia a Euro 2020, nel paese d’oltralpe, fa ancora discutere. I Bleus sono stati eliminati agli ottavi di finale da una super Svizzera e, dopo aver vinto la coppa del Mondo nel 2018, hanno dovuto dire addio al sogno Europeo. Gli uomini di Deschamps, durante la competizione, hanno conquistato le prime pagine dei giornali più per i litigi fuori dal campo che per le loro prestazioni. Ma, a quasi due mesi dalla chiusura dell’evento, l’ex attaccante Nicolas Anelka prova a indicare le vere motivazioni che hanno condotto al fallimento Bleus.
Fallimento Francia a Euro 2020, Anelka: “Sbagliato convocare Benzema”
L’ex Juventus, che con la nazionale francese ha vinto il Campionato europeo nel 2000 e la Confederations Cup nel 2001, pensa che il vero problema sia stato far giocare Karim Benzema e lo spiega ai microfoni di RMC Sport.
Secondo lui, Deschamps ha sbagliato le tempistiche. Il CT infatti avrebbe dovuto fare abituare la squadra al centravanti del Real Madrid e ai suoi movimenti. Il tecnico non l’ha fatto e ha sbagliato a convocarlo: “Il grosso problema per la Francia è stato che i giocatori erano concentrati nel far segnare Karim Benzema. Non è colpa di Karim o dei giocatori, ma insistere con questo tipo di soluzione ha fatto escludere le altre varianti tattiche. Penso che non fosse il momento giusto per convocare Benzema in nazionale prima dell’Europeo. Bisognava abituarsi al suo movimento prima del torneo in modo che altri calciatori si abituassero a giocare con lui”.
Benzema non vestiva la maglia della nazionale francese dal 2015, da quando cioè lo stesso Deschamps l’avevo escluso a causa del processo per il ricatto a Valbuena. Tra il giocatore e il CT è stato poi un continuo botta e risposta a distanza. Il momento di maggiore tensione si ha nel 2016 quando l’attaccante accusa l’allenatore di non averlo convocato per gli Europei perché avrebbe “ceduto alle pressioni di una parte razzista della Francia”. Parole, che hanno causato parecchi problemi alla famiglia Deschamps e motivo per cui il CT non riusciva a perdonare il giocatore. A sorpresa, però, dopo ben 6 anni è arrivata la convocazione, ma non è andata come sperato.