L’estate 2021 di Lionel Messi verrà ricordata per il suo clamoroso addio al Barcellona, ma non va dimenticato un altro storico evento che vede tra i protagonisti proprio La Pulce. L’Argentina ha battuto il Brasile in finale e ha vinto la Copa America dopo ben 28 anni. Un sogno per il capitano dell’Albiceleste, che solo ora sta realizzando quanto successo. Il neoacquisto del PSG, in un’intervista a ESPN, ha parlato proprio della vittoria contro i verdeoro ma anche della sua rivincita personale.
La rivincita di Messi: “Copa America un sogno”
Sono passati quasi due mesi dalla serata magica del Maracanà e Leo sta cominciando a realizzare di aver vinto la Copa America: “Quando abbiamo vinto, non potevo crederci. L’ho sognato così tanto che non capivo nemmeno cosa stesse succedendo. Sinceramente – ha spiegato il campione argentino – mi diverto di più ora a riguardare le foto e i video di quel momento. Ero paralizzato. Avere la consapevolezza di non essere i migliori al mondo è stato un punto di svolta per noi. Ora quello che vogliamo è crescere come squadra”.
Un successo che torna alla mente quotidianamente grazie anche ai suoi figli: “I miei tre figli sono davvero innamorati dell’Albiceleste. Mi ripetono ogni minuto che abbiamo vinto e che siamo campioni. Cantano le canzoni della Nazionale. Mi dicono ‘papà, siamo campioni’”.
Messi riconosce poi che gran parte del merito va al CT Scaloni: “Ha un grande merito per tutto questo. È stato lui a prendere la nazionale in un momento difficile, ha creduto in noi e piano piano ha costruito tutto. Ha sempre saputo quello che voleva. Si fidava dei giocatori, delle persone nuove, dei giovani, sapeva sempre quello che voleva. Siamo cresciuti poco a poco. Dalla Copa America del 2019 abbiamo fatto un salto, abbiamo iniziato a crescere come squadra”.
La rivincita di Messi: “Mi trattavano da fallito”
L’Albiceleste vince un trofeo dopo quattro finali perse, 3 di Copa America e una al Mondiale del 2014. Tante le critiche negli anni al capitano argentino e ora Messi, grazie alla vittoria della Copa America, finalmente si prende la sua rivincita: “Ci sono stati alcuni giornalisti che mi hanno trattato come un fallito e che mi accusavano di non sentire la maglia della Nazionale abbastanza. Dobbiamo iniziare riconoscendo che non siamo i migliori al mondo. Non eravamo i peggiori prima e non siamo i migliori adesso”.