Il Manchester City supera il terzo turno di Carabao Cup senza alcun problema ma Pep Guardiola è polemico. Non per la prestazione dei suoi giocatori, che vincono per 6-1 contro il Wycombe, ma per la questione sostituzioni. Il catalano se la prende con i dirigenti del calcio inglese perché, nonostante le numerose partite in calendario, non aumentano il numero di cambi possibili in un match.
Guardiola contro la Premier League per le sostituzioni
Nella scorsa stagione, la maggior parte dei campionati del mondo aveva scelto di aumentare il limite delle sostituzioni nell’arco di una partita da 3 a 5. Un accordo scaturito a causa dell’emergenza sanitaria e del fitto calendario. In Inghilterra, però, da questa stagione si è tornati alla normalità. In Premier League, ma anche nelle principali competizioni nazionali, si possono effettuare solamente 3 sostituzioni.
Una situazione estremamente ridicola secondo l’allenatore Citizens, che esprime tutto il suo disaccordo dopo il match di Carabao Cup. Secondo il catalano è assurdo che ci siano solamente 3 sostituzioni. Le sue parole sono riprese dal Mirror: “Le squadre di tutto il mondo hanno l’opportunità di fare cinque sostituzioni e noi ne abbiamo ancora solo tre. Dato il calendario serrato, questo è, perdonatemi, estremamente ridicolo”.
Guardiola non le manda di certo a dire e spiega anche la sua tesi: “Ripeto diricolo e vi spiego il motivo. Ci sono così tanti infortuni, così tante partite. Perché non possiamo fare cinque sostituzioni in 90 minuti? Tutti nel mondo stanno guardando i giocatori di calcio, la loro salute e noi invece continuiamo ad avere solo tre sostituzioni e partite ogni tre giorni. È impossibile prepararsi. Se continuerà ad essere così sarà davvero complicato. Me lo devono spiegare perché noi abbiamo solo tre cambi e gli altri 5”.
L’allenatore del City è preoccupato per la salute dei suoi ragazzi e non ci gira attorno. Guardiola, forse per paura di infortuni o complice un risultato mai in discussione, nel match di Coppa contro il Wycombe ha fatto esordire ben sei giovani dell’Academy. Tutti giocatori tra i 17 e i 18 anni.