I club di Premier League e le troupe televisive inglesi insieme contro le interviste a bordo campo. Una coalizione nata soprattuto a seguito di quanto successo nel weekend, nel post match tra Arsenal e Tottenham. Il tecnico Nuno Espirito Santo è stato preso di mira dai tifosi Gunners proprio durante un’intervista e i giornalisti sono stati costretti a interrompere la chiacchierata. Le emittenti hanno così proposto una nuova soluzione ai dirigenti della massima serie del paese, che è stata in parte approvata.
Nel weekend, l’Arsenal ha vinto il derby di Londra contro gli Spurs per 3-1, ma nel post partita un episodio ha macchiato il successo Gunners. All’Emirates Stadium le troupe televisive hanno dovuto interrompere l’intervista con il tecnico del Tottenham Nuno Espirito Santo. Il 47enne è stato preso di mira dai tifosi dei padroni di casa, che erano rimasti allo stadio per festeggiare la vittoria. I sostenitori dell’Arsenal hanno intonato diversi corsi, che avevano un unico tema, il possibile esonero del portoghese: “Ti licenziano domattina”.
Club Premier e Tv inglesi contro le interviste a bordo campo
Le interviste, dal ritorno in campo dopo il lockdown, vengono fatte all’esterno nel tentativo di fermare la diffusione del Covid. Un metodo, che non ha mai creato problemi fino a che gli stadi sono rimasti vuoti. Ora però i tifosi sono tornati e i club, le radio e i canali TV sono preoccupati per la sicurezza dei giocatori e degli allenatori. I fan rimangono allo stadio anche dopo il fischio finale per guardare le interviste, ma episodi come quelli dell’Emirates Stadium preoccupano e non poco. Altri allenatori, tra cui Pep Guardiola, si sono rifiutati di rilasciare interviste in questa stagione per paura di abusi da parte dei fan.
Le troupe televisive quindi, come riporta il Sun, hanno proposto che le interviste vengano fatte all’interno delle aree del tunnel, come una volta. La Premier League è consapevole delle preoccupazioni e ha accolto l’idea, ma solo in parte. La massima serie inglese consentirà sì di condurre le interviste nel tunnel, ma a una sola emittente ospitante, Sky o BT Sports. Il tutto, a partire da questo fine settimana. Una soluzione, quella della Premier, che risolve solo in parte il problema. Domenica infatti, solo al derby di Londra, c’erano 18 emittenti Tv.
