Marco Materazzi, intervistato a Trento in occasione del Festival dello Sport, ha parlato a tutto tondo di diverse tematiche: dal discorso razzismo lanciato da Thuram la settimana scorsa, alle litigate con Mancini e Arnautovic ai tempi dell’Inter.
Materazzi no filter
“Sono contro il razzismo, però Thuram non è mai uscito dallo stadio quando cantavano Materazzi figlio di p… Questa è la discriminazione, per il bianco, per il nero e anche per il figlio di p…”. Concisa e diretta la risposta di Marco Materazzi a Lilian Thuram che una settimana fa aveva dichiarato: “Che il calciatore bianco che non interviene quando ci sono cori discriminatori è alla stregua dei razzisti stessi”.
Poi ha parlato di Mancini: “Con Roberto Mancini ai tempi dell’Inter un paio di volte ci siamo scornati, ma è finito tutto lì. È normale succeda tra personalità forti, dopo il Mondiale 2006 chiarimmo tutto anche per quello che dimostrai in campo. Andò tutto liscio come l’olio, poi infatti vincemmo tanto con lui e dopo di lui, con Mourinho“.
Arnautovic e nonno Ibrahimovic
Tra le sorprese di questo campionato c’è sicuramente Arnautovic, che Materazzi ha avuto come compagno di squadra ai tempi nerazzurri: “Non si presentò bene perché ci disse ‘Tra sei mesi sarò più forte di Ibrahimovic’. Lo buttai fuori dallo spogliatoio perché, aspetta un attimo, hai 18 anni. Rilassati… Però ha grandissime qualità e le ha dimostrate anche in un campionato difficile come la Premier. A Bologna, Sinisa, riuscirà a tirare fuori il meglio da lui“.
Chiosa finale sul campionato: “Devo fare i complimenti a Pioli e a chi scelto i ragazzini terribili che migliorano ogni giorno. Ora arriva anche il nonno (Ibra, ndr) che farà la differenza perché è ancora al top. Il Milan sarà un avversario molto ostico fino alla fine, come Juve e Napoli; Mourinho è indietro di pochi punti. La differenza la faranno le medio-piccole tipo la Fiorentina che potranno togliere punti alle big”.