Atletico Madrid e Liverpool si sono sfidate per la terza giornata della fase a gironi di Champions League. Un memorabile match al Wanda Metropolitano, che ha visto vincere i Reds per 3-2. Mohamed Salah e Naby Keita hanno portato il Liverpool in vantaggio per 2-0, la doppietta di Antoine Griezmann ha riaperto il match, portando il punteggio sul 2-2. L’egiziano ha poi chiuso la gara dal dischetto. All’Atletico è stato anche negato un rigore controverso, dopo l’intervento del VAR. Una notte epica di calcio europeo, che si è chiusa con Diego Simeone che snobba il saluto di Jurgen Klopp.
Simeone non stringe la mano a Klopp: la reazione del tedesco
Il tecnico dell’Atletico Madrid, al triplice fischio finale, si è diretto subito verso il tunnel. Il tedesco ha provato a raggiungerlo per un saluto, ma El Cholo ha snobbato la stretta di mano ed è corso via. Klopp si è arrabbiato? Assolutamente no. Il tedesco è stato fotografato mentre aspettava con faccia stupita la controparte con il pollice in alto. L’argentino però non l’ha minimamente considerato. A quel punto, Jurgen ha stretto la mano e salutato alcuni giocatori colchoneros.
Il tecnico del Liverpool, però, non ha voluto creare polemiche sull’episodio. Dopo la partita alcuni giornalisti hanno chiesto all’ex Borussia Dortmund di commentare l’episodio, ma Klopp ha chiuso in fretta la questione: “Non ci piace, ma sì, la situazione è chiara. Volevo stringergli la mano. La sua reazione di sicuro, come la mia, non è stata così bella. La prossima volta che ci vedremo ci stringeremo sicuramente la mano. Non è niente. Era ovviamente arrabbiato, non con me ma con la partita. Non c’è altro”.
Anche Simeone è stato interrogato sul gesto. L’argentino crede che la stretta di mano sia una forzatura: “Non mi interessa quello che pensano di me. Io credo che la stretta di mano sia una forzatura per chi ha appena perso”.
Nessuna tensione dunque. Molti credevano che fosse stato un deliberato affronto a Jurgen Klopp. Ma alcuni tifosi hanno fatto notare che l’allenatore argentino scappa nel tunnel dopo ogni partita, indipendentemente dal risultato.