Mourinho: “Rigore? Non parlo per proteggermi. Regole fatte per chi capisce poco di calcio”

La Roma perde a Venezia e, ancora una volta, non mancano le polemiche arbitrali. José Mourinho difende la formazione giallorossa e attacca sul rigore concesso al Venezia. Un rigore contestato per presunto fallo su Ibanez e poi siglato da Mattia Aramu. 

Mourinho: “Rigore? Non parlo per proteggermi. Regole fatte per chi capisce poco di calcio”

Il tecnico portoghese, nel post partita ai microfoni di DAZN, esprime tutta la sua rabbia: “Abbiamo creato tante occasioni, creato tanto gioco ma aver segnato solo due reti è troppo poco. Il secondo gol del Venezia poi. Devo proteggermi, perché non posso dire quello che sta succedendo davvero. Non voglio dire più niente. Anche i cartellini gialli per falli tattici non dati. Gli episodi a sfavore? Un giorno li capirò”. 

Lo Special One è amareggiato: Certe regole sono fatte per chi capisce poco di calcio, ma sono loro che decidono. Quando arrivi a fine stagione gli errori si compensano, quando invece c’è un accumulo settimana dopo settimana. Inizio a pensare che è meglio stare zitto”.

mourinho aia
Mourinho

La Roma non riesce a portare a casa i 3 punti, ma Mourinho ha poco da rimproverare ai suoi ragazzi: “Dal punto di vista dell’atteggiamento ho poco da rimproverare. Dopo il primo gol preso abbiamo reagito subito, poi è arrivato quel rigore che ci è stato tolto con il Var. Le occasioni le abbiamo create, abbiamo dominato, poi anche dopo il 3-2 ho visto risposte importanti. Dove abbiamo pagato? Nella qualità, e a livello di concentrazione”. 

mourinho frecciata all'inter
Mourinho

Non si può negare però che sia una stagione complicata: “Io non ho mai detto che siamo una squadra da quarto posto, ma che quello è il nostro obiettivo, finché la matematica non ci condanna. Come allenatore devo mettere un po’ di ambizione e motivazione, non solo ai giocatori ma anche a me stesso. Ma non penso che questa rosa sia più forte di quella dell’anno scorso”.

La Roma in fondo, conclude il portoghese, è una squadra in fase di costruzione: Bruno Peres o Juan Jesus sarebbero stati utili. Abbiamo perso giocatori di esperienza. Nel Milan se Kjaer è in difficoltà entra Romagnoli, nell’Inter se Darmian è ammonito c’è Dumfries. Bisogna avere due giocatori potenziali per ruolo. Oggi Karsdorp era in difficoltà e ammonito, chi avrei dovuto far giocare? Ma non è una critica alla mia società. Noi siamo una squadra in fase di costruzione. Questa stagione può anche far dolore nel cuore e nell’anima ma è molto importante per capire. Non è l’anno per sognare, ma tocca a me alzare ambizioni e motivazioni”. 

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