Suning perde causa con la Premier League: condannato a risarcimento monstre

Un giudice dell’Alta Corte di Londra ha condannato l’emittente televisiva cinese PPTV, di proprietà di Suning, a pagare alla Premier League inglese 188 milioni di euro (213 milioni di dollari) per non aver rispettato gli accordi sui diritti tv del campionato. Il giudice Justice Fraser, che risiede nella capitale inglese, si è pronunciato su una contenzioso tra la Premier League e PPLive Sports International, che ha sede nella regione cinese dell’amministrazione speciale di Hong Kong.

Suning perde causa contro Premier

La Premier League aveva rescisso l’accordo l’anno scorso dopo che l’emittente non aveva pagato due rate dei diritti dovuti, spiegando che il mancato pagamento era causato dalla modifica al programma dovuta alla pausa forzata di 100 giorni conseguente la pandemia di Covid-19 nel 2020 e dalla mancanza di tifosi negli stadi quando le partite sono riprese nel mese di Giugno. Il giudice ha però respinto le argomentazioni del servizio di streaming dei proprietari dell’Inter, condannandolo anche al pagamento di interessi e spese legali.

Suning perde causa contro Premier

Il giudice nella sua sentenza ha inoltre sottolineato che l’emittente televisiva “non ha pagato un importo sostanziale di spese legali in sospeso” dovute ai suoi avvocati lo scorso anno. L’accordo tra il gruppo Suning e la Premier League, che nel frattempo come detto è stato sciolto, era valido per le stagioni dalla 2019/2020 alla 2021/2022 e aveva un valore di oltre 700 milioni di dollari. Un altro duro colpo per il gruppo cinese, di cui comunque l’Inter non dovrebbe risentire.

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