L’arrivo di Iervolino nel mondo del calcio è stato un fulmine a ciel sereno ma che ha riportato serenità nell’ambiente granata che si era già rassegnato all’esclusione della Salernitana dalla serie A. Il neo presidente, nella conferenza stampa di presentazione, è stato un vulcano in eruzione, dimostrando di avere le idee chiare su come gestire il club nei prossimi anni.
Iervolino boccia l’arrivo di Balotelli a Salerno
“Nella vita ho fatto un po’ di cose, e devo essere grato per l’accoglienza da parte dei tifosi. Grazie agli sponsor, ai partner. Io ho un progetto complesso e ambizioso”. Queste le prime parole di Iervolino da presidente della Salernitana. “Un cambiamento da portare nel mondo del calcio – ha detto l’imprenditore fondatore di Uni Pegaso -. Io amo le sfide, e spero di lasciare la mia impronta anche in questo settore. Vogliamo una squadra osmotica con il territorio, legata alle attenzioni del territorio: dal museo al centro sportivo. La squadra e i dirigenti hanno fatto un ottimo lavoro (da Marchetti a Fabiani). Il problema è che non hanno parlato al link dell’amore. Non si può parlare poco e male con giornalisti e tifosi, quindi metterò insieme tutto ciò che c’è di buono per fare in modo che la squadra sia sana. Bisogna creare trasparenza verso tifosi, ripudiando la tifoseria aggressiva e criminalità. L’ex ds Fabiani ha fatto un grande lavoro in questi anni ma gli rimprovero di non aver mai creato un rapporto coi tifosi”.
Iervolino si è espresso anche su Franck Ribery: “Ha 38 anni e non rappresenta il futuro della Salernitana. Questo lo capisce bene. Però, da qui a fine campionato sarà fondamentale e lo immagino con noi anche nella prossima stagione. Lo adoro: ha carisma, è un vincente e sa dettare i tempi di gioco. Punteremo comunque su di lui”. Dell’ex proprietario granata, Iervolino non vuole parlarne: “Lotito non lo conosco, non l’ho sentito nemmeno dopo la firma e il mio arrivo alla Salernitana”. Chiosa finale su Mario Balotelli, accostato a gennaio proprio al cavalluccio marino: “Mi interessa puntare sui giovani, a me non piace buttare i soldi, non vogliamo le figurine. Sui calciatori ne parliamo con Sabatini. Qui c’è bisogno di energia, cuore, gamba. Certo, anche esperienza, ma vedremo con Sabatini il da fare“.