Ralf Rangnick qualche giorno fa, come ogni mattina, si è presentato al centro allenamenti del Manchester United a Carrington e ha trovato la struttura deserta. Il tedesco non ha trovato l’unità per i test Covid, ma neanche lo staff e i giocatori non si sono presentati. In casa Red Devils i problemi non mancano, sicuramente, ma non si tratta di uno sciopero degli atleti o di una rivolta contro il neo tecnico. È tutta colpa di Rangnick infatti, o meglio, della sua memoria. Il 63enne aveva dato il giorno libero alla squadra, ma si era dimenticato.
Rangnick va a Carrington ma i giocatori non si presentano: aveva dato giorno libero
L’ex centrocampista martedì mattina, dopo la vittoria in FA Cup contro l’Aston Villa, si è presentato per l’allenamento del suo Manchester United, ma ha trovato il campo di allenamento deserto. L’allenatore ad interim è arrivato puntuale con la sua auto e, subito dopo l’accesso nella struttura, la grande sorpresa. Il tedesco si aspettava di trovare l’unità di test Covid nel parcheggio, che controlla i giocatori prima di entrare nel complesso. Ma niente, a Carrington c’era solo lui. Unità per i tamponi assente, giocatori assenti e staff assente. All’appello mancavano tutti.
A quel punto, al tedesco qualche dubbio è venuto. La pandemia è finita? I giocatori sono in sciopero? Ho sbagliato struttura? Macché, è stata la sua memoria a giocargli un brutto scherzo. Il 63enne telefona ad un assistente, direttamente dalla sua macchina, per chiedere dove fossero i tester per i tamponi ed ecco svelato il mistero: il complesso era deserto perché aveva concesso un giorno libero alla squadra.
A rivelare l’episodio è un insider del club al Daily Mail: “Poi se n’è andato subito. Era l’argomento del giorno al campo di allenamento. I giocatori ci stavano tutti scherzando su”.
La gioia dei giocatori, però, è durata poco. Rangnick, infatti, ha programmato alcuni allenamenti per le ore 14. Un orario, che ad alcuni componenti della prima squadra non piace. Sembra inoltre improbabile che il tedesco organizzi un ritiro a Dubai durante la pausa invernale, come pianificato dal precedente allenatore Ole Gunnar Solskjaer. Il 63enne ha anche messo in dubbio la decisione di far recuperare Paul Pogba dall’infortunio a Dubai piuttosto che a Carrington.