Vlahovic a un passo dalla Juventus e a Firenze esplode la rabbia dei tifosi. Mancano ormai pochi giorni alla chiusura del mercato, ma il destino del serbo classe 2000 sembra ormai segnato. Dopo Baggio, Bernardeschi e Chiesa, un altro campione Viola potrebbe presto prendere la via per Torino e potrebbe presto vestire la maglia bianconera. La svolta sembra vicina e le recenti affermazioni del direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, a Sportitalia sembrano confermarlo.
Vlahovic a un passo dalla Juve, esplode la rabbia dei tifosi a Firenze
Il club toscano non può rischiare di perderlo a zero: “Per Vlahovic abbiamo ricevuto offerte importanti, che abbiamo valutato e sono molto sostanziose, ma non abbiamo mai avuto un riscontro dagli agenti del calciatore. Tutte le nostre porte sono aperte, vogliamo capire quello che vogliono il calciatore e gli agenti, siamo aperti anche a rimetterci seduti per il rinnovo di contratto, abbiamo avuto offerte concrete per cederlo. Una società come la nostra, che fattura 75 milioni di euro l’anno, non può permettersi di perdere il giocatore a parametro zero, perciò vogliamo capire bene cosa vogliono loro e noi siamo aperti a tutto”.
Dopo l’accelerazione del club bianconero e dopo le parole di Pradè, però, a Firenze esplode la rabbia. Mentre negli uffici della dirigenza si discute del futuro del 21enne, sui cancelli dello stadio”Franchi” sono comparsi i primi striscioni contro il centravanti.
Contenuti piuttosto duri e insulti razzisti: “Il rispetto non si conquista a suon di gol. Vlahovic gobbo di m***a”, recita uno degli striscioni. Ma c’è anche un messaggio più minatorio, scritto sempre su un lenzuolo: “Le tue guardie non ti salveranno la vita. Zingaro, per te è finita”. E poi ancora: “Vlahovic zingaro di m***a”, o “Vlahovic uomo di m***a”.
La tensione è alle stelle e lo strappo tra i tifosi e il giovane centravanti sembra ormai definitivo. Nel frattempo, come sottolineato sempre da Pradè, la società attende la sua decisione: “Ce lo dirà lui quella che è la sua scelta. Noi aspettiamo, siamo qui. Più che dal giocatore vogliamo una risposta dai loro agenti. Io sono molto attaccato a Dusan, ma la situazione non è facile perché non c’è nessun tipo di apertura dal suo entourage. Ripeto, non possiamo permetterci di perderlo a zero. Noi lo valutiamo oltre 70 milioni, il presidente ci ha imposto nessuna contropartita né modalità di pagamento dilazionata. Si va a giugno? No, siamo aperti anche ora”.