Il calciomercato di gennaio della Lazio è stato a dir poco deludente con i soli Kamenovic e Jovane Cabral arrivati alla corte di Sarri che aveva chiesto ben altri rinforzi. Il tecnico toscano sarebbe andato su tutte le furie, pensando per un momento alle dimissioni, poi il ritorno sui suoi passi, ma la ferita è ancora aperta e secondo il Messaggero avrebbe fatto una richiesta particolare che determinerebbe la sua permanenza nella Capitale.
Sarri furioso del calciomercato della Lazio
Un difensore centrale e un vice Immobile le richieste avanzate da Sarri per il mercato di gennaio, con tanto di dichiarazioni per mezzo stampa: “Dobbiamo iniziare a costruire oggi per arrivare pronti la prossima stagione”. Invece, in uno dei mercati invernali più importanti dell’ultimo decennio, dove le altre squadre si sono mosse con investimenti importanti, la Lazio è rimasta al palo e solo all’ultimo secondo è riuscita a tesserare Jovane Cabral, ala sinistra proveniente dallo Sporting Lisbona, come ultima spiaggia per non rimanere a mani vuote. Difatti il terzino Kamenovic era stato formalmente acquistato l’estate scorsa ma il club non l’aveva potuto tesserare per il famoso indice di liquidità che ha condizionato anche questa sessione. Dunque un terzino e un’ala offensiva che non soddisfano le richieste di Sarri.
Ragion per cui, secondo il Messaggero, il Comandante avrebbe pensato alle dimissioni come confermato anche dal suo amico giornalista Alfredo Pedullà che subito dopo la chiusura del calciomercato aveva twettato: “Sarri, riflessioni profonde e delusione inevitabile: gennaio era un passaggio importante per il lavoro di semina. Il futuro non dipenderà da un pezzo di carta o da contratti pluriennali“. Ieri c’è stato un duro confronto a Formello tra l’allenatore e Tare, chiaramente nessuno sa cosa si sono detti, ma stando sempre a quanto scrive il Messaggero, nessuna pace tra i due. Anzi Sarri avrebbe chiesto a Lotito la testa del direttore sportivo, precisando “o lui o me”. Si attende la conferenza stampa per saperne di più.

Intanto, la curva Nord non l’ha presa bene e ha diramato un comunicato contro la società: “La contestazione si fa allo stadio, sul campo, in presenza e non soltanto scrivendo sui social. Abbiamo assistito al solito calciomercato ridicolo e improvvisato, figlio di un progetto che non esiste. La Lazio è nostra e non di chi la gestisce! Ora basta, chi veramente ha a cuore questa squadra lo dimostri adesso. Appuntamento giovedì 3 febbraio alle ore 13.00 fuori i cancelli di Formello per gridare tutto il nostro disprezzo nei confronti di questa società che se ne frega dei propri tifosi! A partire dal caro biglietti, fino alla campagna di indebolimento del mercato invernale! Mai un passo indietro, giù le mani dalla Lazio! Ultras Lazio“. Intanto sui social impazza l’hashtag #tareout.