Richiesta di estradizione dal Brasile e mandato d’arresto internazionale per il calciatore Robinho e per l’amico Ricardo Falco, entrambi condannati in via definitiva a 9 anni per aver abusato di una 23enne durante una serata in discoteca. É questa l’istanza che la Procura di Milano ha inoltrato al ministero della Giustizia, che adesso dovrà trasmetterla alle autorità brasiliane.
Caso Robinho, richiesta di estradizione
L’ex attaccante di Real Madrid e Milan Robson de Souza Santos Robinho e l’amico Ricardo Falco, entrambi oltreoceano, sono stati condannati in via definitiva a 9 anni dalla Corte di Cassazione il 19 Gennaio scorso. Per Robinho, che si è sempre dichiarato innocente, confermata l’imputazione di violenza sessuale di gruppo. Gli abusi sarebbero scattati al culmine di una serata al Sio Cafè, dove il 22 Gennaio del 2013 la 23enne di origine albanese stava festeggiando il compleanno con le amiche. Nel corso della serata in discoteca le ragazze si sono unite al tavolo dell’attaccante. Poi il brasiliano, l’amico e altri 4 giovani hanno approfittato di lei.

“Sappiamo tutti com’è la Costituzione del Brasile: non prevede l’estradizione dei suoi cittadini verso qualsiasi Paese e per qualsiasi reato abbiano commesso. Difficilmente, quindi, Robinho e l’amico verranno consegnati alle autorità italiane“, ha dichiarato l’avvocato Jacopo Gnocchi, legale della vittima degli abusi oggi 32enne. “Alla mia assistita non importa se Robinho sconterà la pena in Italia o in Brasile – ha aggiunto il legale – l’importante è che giustizia sia fatta fino in fondo e che la sentenza, ormai definitiva, venga rispettata e che gli altri responsabili dell’aggressione sessuale possano essere individuati e perseguiti“.
