I giocatori brasiliani sono riusciti a lasciare Kiev, ma tra loro non c’erano Moreno e un altro giocatore verdeoro. Jonatan Bruno Santiago (Moreno), nato a Blumenau e originario di Santa Catarina, gioca nel Futsal, club di Kiev. Dopo l’attacco della Russia all’Ucraina si è rifugiato in un hotel del centro della capitale con i brasiliani dello Shakhtar e della Dinamo. Loro però sono riusciti a fuggire, Moreno e un altro atleta no.
Giocatori brasiliani scappano dall’Ucraina ma senza Moreno
A renderlo noto è il giocatore stesso che, sui social, ha criticato il gruppo di giocatori brasiliani dello Shakhtar Donetsk. Il brasiliano dice di essere stato abbandonato dai suoi connazionali. Il 30enne ha raccontato di essersi unito agli altri brasiliani venerdì, per lasciare il paese insieme a loro. Gli atleti del Brasile hanno lasciato Kiev nella giornata di sabato e si stanno dirigendo verso occidente in treno, ma Moreno no.
Qualcosa evidentemente è andato storto e lui e un altro giocatore sono rimasti in hotel: “Eravamo io, un giocatore e un altro brasiliano. È rimasto solo il loro staff tecnico, loro sono tutti italiani. Tutti se ne sono andati. Siamo stati insieme tutto il tempo, si sono semplicemente dimenticati di noi e se ne sono andati”.
Il ministero degli Affari esteri brasiliano ha informato in una nota che “attraverso le ambasciate brasiliane a Kiev e Bucarest, sta coordinando l’operazione di allontanamento dei brasiliani a diretto contatto con il capo dei treni centrali di Kiev, le autorità locali di Chernivtsi e le autorità rumene per l’immigrazione”.
Moreno, che vive a Kiev da sei mesi, è stato però dimenticato: “Oggi abbiamo pranzato alle 13:30 e poi siamo saliti in camera per farci una doccia. E quando siamo scesi, alle 16:30, semplicemente non c’era nessun altro”.
Il giocatore dice di aver persino mandato un messaggio a un atleta che è andato con il gruppo verso occidente e questo ha risposto: “Ma tu non sei qui?”. Moreno continua poi il suo racconto: “La mia valigia era al piano di sotto, ieri abbiamo passato l’intera giornata con loro e nessuno ha pensato di chiamarci?”.
Nonostante il disguido, il 30enne ha detto che augura buona fortuna al gruppo. Sul treno dovrebbero esserci circa 40 persone, i giocatori, le moglie ma anche i bambini.