Marcelo Bielsa non è più l’allenatore del Leeds. L’argentino, dopo i pesanti ko con Tottenham (4-0) e Liverpool (6-0), è stato esonerato e al suo posto è arrivato l’ex tecnico di Salisburgo e Lipsia Jesse Marsch. In città, però, non dimenticano El Loco. L’esonero dell’argentino ha scontentato un po’ tutti. I tifosi, nonostante i risultati deludenti, amavano il 66enne e sono scesi in strada a protestare, ritenendo la società la vera responsabile del flop stagionale. I giocatori del Leeds erano tutti con lui e hanno reso omaggio al tecnico sui social. E adesso, anche lo storico pub The Old Peacock, che si trova nei pressi di Elland Road, ha deciso di cambiare nome in suo onore.
Leeds, il pub vicino a Ellan Road diventa “The Bielsa”
Il locale si chiamerà The Bielsa almeno fino a fine stagione. Il consiglio comunale di Leeds, inoltre, ha già confermato che il nome della strada sarà Marcelo Bielsa Way. Un grande omaggio al 66enne, che ormai è lontano dalla Premier League.
Il co-proprietario del pub Jamie Lawson, ai microfoni del Sun, ha spiegato i motivi che hanno spinto i soci a cambiare nome al locale: “Siamo stati molto tristi nel vedere Marcelo Bielsa esonerato dal club lo scorso fine settimana. E abbiamo ritenuto giusto ribattezzare The Old Peacock per il resto della stagione, come tributo ai suoi grandi successi nel riportare in vita il club per tutti i fan del Leeds in tutto il mondo”.
Nelle ultime sei partite, il Leeds di Bielsa era riuscito a conquistare un solo punto. Risultati che hanno costretto la dirigenza a porre fine all’accordo con El Loco dopo ben quattro anni. L’ex tecnico di Argentina, Lazio e Lille si è emozionato quando ha lasciato Elland Road e si è fermato a firmare autografi e salutare i tifosi.
Il sostituto di Bielsa, Marsch, sarà già in panchina per la prossima trasferta di Premier League contro il Leicester e si è detto entusiasta per la nuova avventura: “È qualcosa di cui sono davvero entusiasta, il Leeds è un gran club. Una delle cose che amo di questa squadra in questo momento è il loro impegno, non importa quanto siano state difficili le partite, giocare fino alla fine, lottare l’uno per l’altro, non fermarsi mai e darsi tutto l’uno per l’altro in ogni momento. Il mio stile di gioco si adatta a quanto fatto qui da tre anni e mezzo. Devo identificare subito come fare le cose importanti e le cose semplici, prima di costruire la complessità andando avanti”.
