La pandemia ha colpito duramente il mondo del calcio: molti giocatori, soprattutto durante il primo lockdown, hanno sofferto di depressione e attacchi di panico. Josip Ilicic è il caso più eclatante, ma anche Bernardo Silva, in una recente intervista ha raccontato di aver sofferto tantissimo tanto da aver chiesto al Manchester City di venderlo la scorsa estate.
Bernardo Silva voleva lasciare il Manchester City la scorsa estate
“So che la gente soffre molto di più ma per me era dura perché ero lontano dalla mia famiglia – inizia così l’intervista di Bernardo Silva al Times -. Ero abituato a tornare in Portogallo per un paio di giorni e mangiare con mia madre e mio padre. Era solo una cena ma ero con i miei genitori ed era bello. Non poterlo fare ha reso tutto difficile”.
La solitudine era tanta e l’ala stava valutando di tornare in Portogallo: ““Non è stato un bel momento, ero solo nel mio appartamento. Successivamente mi ha raggiunto la mia ragazza. È stato brutto per tutti, lo vedevo anche nei volti dei miei compagni di squadra che era dura anche per loro. Mi sentivo solo in Inghilterra, non ero felice e quando non sei felice non puoi fare il tuo lavoro al meglio. Ho parlato col club esprimendo il mio desiderio di avvicinarmi a casa. Non avevo niente contro il mio club, amo il Manchester City. Alla fine la cosa non è andata in porto e sono rimasto e darò come sempre il massimo fino a quando starò qui“.
Sul suo futuro non si è voluto sbilanciare: “Ora penso soltanto a finire la stagione nel migliore dei modi. Questa estate mi siederò a parlarne col club e valuteremo la scelta migliore per entrambe le parti”. Su di lui sono puntati gli occhi di mezza Europa, in primis quelli del Real Madrid, specie se dovesse sfumare l’obiettivo principale Mbappé, ma in Italia anche Juventus e Milan hanno sondato il terreno. Tuttavia l’intenzione dei Citizens è quello di rinnovargli il contratto in scadenza nel 2025 con un ingaggio monstre di 17 mln a stagione. La decisione finale spetterà a Bernardo Silva ma rifiutare tali cifre è davvero arduo.
