La Federazione calcistica dell’Ucraina ha aperto un procedimento contro Anatoliy Tymoshchuk. L’ex capitano della nazionale, oggi collaboratore dello Zenit San Pietroburgo, si è rifiutato di lasciare il club russo e non si è esposto sull’invasione del suo Paese da parte della Russia. Una scelta che ha indignato i suoi connazionali e soprattutto i suoi ex colleghi.
Tymoshchuk, da icona del calcio ucraino a “traditore”: l’ex giocatore finisce sotto inchiesta
Tymoshchuk è uno dei calciatori più decorati nella storia ucraina. L’ex centrocampista ha vestito la maglia di diversi club, tra cui Shakhtar Donetsk e Bayern Monaco, e durante i suoi 22 anni di carriera ha vinto un totale di 21 trofei, tra cui sette scudetti, nove coppe nazionali e tre trofei europei, inclusa la Champions League 2013 con i bavaresi. L’ucraino ha collezionato anche 144 presenze con la maglia della nazionale, 33 in più di Andriy Shevchenko.
Un simbolo del calcio ucraino che però, in questo momento difficile per il suo Paese, si trova nella bufera. L’ex centrocampista, allo Zenit dal 2017, si rifiuta di lasciare la carica di assistente allenatore del club. Come se non bastasse, non prende posizione contro l’invasione russa.
La Federcalcio ucraina ha quindi deciso di agire perché il suo comportamento “danneggia l’immagine del calcio ucraino”. L’UAF ha confermato che sta cercando di escludere Tymoshchuk dagli albi ufficiali della Nazionale. In questo modo perderebbe anche il record di presenze con la maglia dell’Ucraina. Ma non solo, la Federcalcio ha pensato anche al ritiro di tutti i trofei vinti in patria durante la sua carriera, ma anche l’annullamento della sua licenza di allenatore di livello Continental Pro.
L’ex centrocampista è destinato a essere completamente cancellato a causa del suo silenzio. I suoi connazionali lo hanno esortato a prendere posizione contro l’invasione russa. Oleksander Aliyev, suo compagno di squadra in nazionale, lo ha attaccato pesantemente, definendolo un traditore. Aliyev si è unito all’esercito e, dal fronte ucraino, ha mandato un messaggio a Tymoshchuk: “Dove sei? Hai tirato fuori la lingua dal c**o, o stai leccando il c**o a qualcuno? Sei il nostro patriota ucraino, o ti sei dipinto delle bandiere sulle guance per metterti in mostra?”.
Un altro appello arriva dall’ex calciatore Yevgeny Levchenko: “Tolya, come mai? Tu vieni dall’Ucraina. Come puoi tacere e continuare a lavorare lì? Abbiamo giocato insieme per la stessa squadra, abbiamo indossato questa maglietta con orgoglio, abbiamo cantato l’inno, vinto e perso. Stai in silenzio ora? Tolya, come farai a conviverci?”.
Anche Ruslan Malinovskyi è intervenuto sulla vicenda: “Quello che sta facendo non è giusto. I suoi precedenti successi sono stati dimenticati. Non è più una leggenda del calcio ucraino”.