Lavoratori morti in Qatar, la protesta dell’artista Trieb: 6500 palloni sgonfi davanti a sede FIFA

Mancano meno di otto mesi ai Mondiali in Qatar e, nelle scorse ore, ventinove nazionali hanno scoperto le proprie sfidanti nei gironi eliminatori. Le ultime tre partecipanti verranno decise invece dagli spareggi del 13 e 14 giugno. La partita inaugurale sarà Senegal-Olanda, sei ore dopo toccherà ai padroni di casa. Nel frattempo, le proteste contro il Qatar, iniziate quando il Paese si è aggiudicato il torneo nel dicembre 2010, non si placano. L’ultimo in ordine di tempo a unirsi al fronte contrario al Mondiale in Medio Oriente è l’artista tedesco Volker-Johannes Trieb, che ha abbandonato 6500 palloni sgonfi davanti al quartier generale della FIFA in Svizzera.

Qatar, la protesta di Trieb: un pallone per ogni vittima

Non un numero a caso naturalmente. Secondo alcune statistiche, 6500 lavoratori migranti, negli ultimi 12 anni, hanno perso la vita lavorando alla costruzione degli stadi e delle strutture che ospiteranno il torneo. L’artista tedesco Volker-Johannes Trieb ha posizionato un pallone sgonfio per ciascuna delle vittime e ha invitato le persone a boicottare il Mondiale in Qatar. 

Qatar

Il 55enne, ai microfoni del quotidiano tedesco 11freunde, ha spiegato la sua protesta: “Volevo inviare alcune foto in tutto il mondo e commemorare i numerosi lavoratori migranti che hanno perso la vita costruendo gli stadi in condizioni disumane nel Paese che ospita i Mondiali, il Qatar. Con l’enorme numero di palloni, volevo anche rendere visibile il numero enorme di vittime”.

Qatar, il problema dei diritti umani e LGBTQ+

Il numero 6500 proviene da un articolo pubblicato dal Guardian lo scorso anno ma si pensa che questo, da allora, sia cresciuto, come ha riconosciuto Trieb: Amnesty International ora parla di oltre 15 mila vittime. Si tratta di un numero enorme che a prima vista sembra quasi incredibile. Ma queste persone non sono cadute tutte dall’impalcatura, sono morte in vari modi. Alcuni avevano semplicemente subito ferite e non sarebbero mai e poi mai morti se fosse accaduto in Germania. Purtroppo, l’assistenza medica per i lavoratori migranti stranieri in Qatar è catastrofica”.

Il problema dei diritti umani nel Paese mediorientale non è l’unico a preoccupare. Molti tifosi omosessuali non seguiranno le proprie nazionali in Qatar per paura. L’omosessualità, infatti, è illegale. Il CT dell’Inghilterra Gareth Southgate ha recentemente riacceso i riflettori sulla questione, ma gli organizzatori hanno chiesto all’allenatore di “scegliere le sue parole con attenzione”. Nelle scorse ore inoltre, nonostante in passato la FIFA abbia affermato che i fan avrebbero potuto portare le bandiere arcobaleno negli stadi durante il torneo, il generale Abdulaziz Abdullah Al Ansari ha affermato che le bandiere saranno vietate per la loro “sicurezza” e le polemiche non si placano.

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