In Francia ne sono certi, il PSG sta lavorando per scaricare Sergio Ramos. Lo spagnolo è arrivato a Parigi a parametro zero dal Real Madrid la scorsa estate ma, a causa di infortuni, ha collezionato appena 8 presenze. Il club di Ligue 1 quindi, secondo quanto riferito dai media francesi, starebbe cercando di liberarsene.
Il PSG vuole scaricare Ramos
Il 36enne ha recentemente affermato di poter continuare a giocare fino alla quarantina e, al Parc des Princes, gli manca ancora un anno di contratto. Il PSG però vorrebbe scaricarlo già in estate. La prima stagione di Ramos con il club della Ligue 1 è stata segnata da infortuni e la dirigenza parigina è ora disposta a lasciarlo partire.
Un problema iniziale al polpaccio ha ritardato il suo debutto con la squadra della capitale francese. Lo spagnolo infatti è sceso per la prima volta in campo con la maglia del PSG solamente a novembre. Un problema simile e altri problemi muscolari lo hanno tenuto poi da parte per lunghi periodi.
Ramos e l’ostacolo stipendio
Il PSG quindi, come riporta Le Parisien, vorrebbe liberarsene. La squadra parigina, se ci fosse un altro club disposto a ingaggiarlo e a coprire il costo del suo stipendio, lo lascerebbe partire senza opporre resistenza. Ma non è così semplice. Il suo salario, infatti, potrebbe rappresentare un ostacolo significativo per molte squadre, soprattutto visto il rischio dei suoi continui infortuni.
I piani di Ramos, però, sembrano differire in modo significativo da quelli del club. Il difensore crede ancora di poter giocare ai massimi livelli nonostante i suoi problemi: “Mi piacerebbe giocare ancora tra quattro e cinque anni ai massimi livelli e poi vivere un’altra esperienza – ha detto ad Amazon Prime – Finché le mie condizioni fisiche reggono, penso di poter mantenere la mente concentrata. Preferisco giocare nella migliore squadra del mondo piuttosto che essere il miglior giocatore perché alla fine il calcio è uno sport collettivo e si tratta di vincere come squadra. Prima di essere il migliore al mondo, preferisco giocare i mondiali, la Champions League. E per tutto, hai sempre bisogno del lavoro di squadra”.
