Solo qualche settimana fa era stata trovata svenuta al volante di un veicolo nella Carolina del Nord con i suoi gemelli di 2 anni all’interno, e successivamente arrestata per resistenza all’arresto ed altri reati minori. A quasi un mese da quel brutto episodio la leggenda del calcio femminile statunitense Hope Solo ha deciso volontariamente di affrontare i suoi mostri e ricoverarsi in una clinica specializzata per pazienti dipendenti da alcol. Ad annunciarlo l’ex portiere della Nazionale Usa in un tweet.
Hope Solo in lotta contro l’alcolismo
L’ex portiere della nazionale femminile degli Stati Uniti Hope Solo ha annunciato in un tweet di essere in procinto di entrare volontariamente in un programma di trattamento contro l’alcolismo con un ricovero ed ha chiesto che il suo ingresso nella National Soccer Hall of Fame sia posticipato fino al 2023. La leggenda del calcio a stelle e strisce, 40 anni, è stata arrestata il 31 marzo dopo essere stata trovata svenuta al volante di un veicolo nella Carolina del Nord con i suoi gemelli di 2 anni all’interno.

Il tweet
Nel tweet, Solo ha scritto: “Ho contattato la Hall of Fame e rispettosamente ho richiesto un rinvio della mia cerimonia di introduzione alla Hall of Fame al 2023. Entrerò volontariamente in un programma di trattamento dell’alcol in regime di ricovero per affrontare le mie sfide con l’alcol. In questo momento, le mie energie e la mia concentrazione sono totalmente dirette alla mia salute, alla guarigione e alla cura della mia famiglia. Voglio ringraziare la Hall of Fame per il loro supporto e per aver compreso la mia decisione“.
— Hope Solo (@hopesolo) April 29, 2022
Il sostegno della Hall of Fame
La Hall of Fame ha rilasciato una dichiarazione dicendo: “Il leggendario portiere della USWNT e membro della National Soccer Hall of Fame del 2022 Hope Solo ha scelto di rinviare il suo ingresso fino al 2023. L’NSHOF sostiene pienamente la sua decisione e non vede l’ora di onorare lei e i suoi storici risultati alla cerimonia di insediamento del prossimo anno“.

Hope Solo è stata accusata di guida in stato di alterazione, reati minori e resistenza all’arresto dopo essersi rifiutata di scendere dall’auto. Ha anche rifiutato un test per l’alcol, che si traduce in una sospensione automatica della sua patente per un anno. Dopo aver trascorso parte della notte in carcere, è stata rilasciata e dovrebbe comparire in tribunale il 28 giugno. Solo ha collezionato 202 presenze con la maglia degli Stati Uniti e ha fatto parte della squadra vincitrice della Coppa del Mondo nel 2015, oltre a medaglie d’oro olimpiche nel 2008 e nel 2012.