La clamorosa e rocambolesca sconfitta del suo Manchester City contro il Real Madrid nella semifinale di ritorno di Champions League brucia ancora, ma Pep Guardiola non accetta la pioggia di critiche caduta addosso a lui e alla squadra dopo quella serata nefasta. Molti ex giocatori, tra cui Evra e Berbatov, avevano sollevato dubbi sulle capacità dell’allenatore catalano accusando i Citizens di scarsa personalità. E in conferenza stampa Guardiola ha rispedito al mittente le accuse, distruggendo di fatto i suoi detrattori.
Guardiola al contrattacco
Pep Guardiola non ci sta e passa al contrattacco. Al tecnico catalano non sono andate giù le aspre critiche piovute contro di lui e il suo Manchester City dopo la sconfitta subita contro il Real Madrid in Champions League. Dopo l’uscita dei Citizens dalla competizione Evra aveva accusato Guardiola di non essere in grado di “allenare giocatori di personalità”, affermando inoltre che i giocatori si trasferiscono nel club “esclusivamente” per soldi. Berbatov aveva imputato al City mancanza di concentrazione, mentre Clarence Seedorf aveva messo in dubbio la filosofia del tecnico catalano. Il quale, alla prima occasione utile, ha risposto per le rime ai suoi detrattori.

“Non ricordo tutta questa personalità…”
“Non avremmo personalità perché abbiamo subito due goal in un minuto dopo aver sprecato molte occasioni per segnare?” ha esordito Guardiola. “Mi dispiace ma non sono proprio d’accordo. Il carattere e la personalità della sconfitta di Madrid sono gli stessi che abbiamo avuto negli ultimi anni. Ex giocatori come Evra, Berbatov e Seedorf non erano lì“. Poi l’attacco frontale: “Ho giocato contro di loro e inoltre non ho visto tutta questa personalità quando abbiamo distrutto lo United nella finale di Champions League…“, evidentemente riferendosi alla sfida di Roma in cui con il Barcellona sconfisse i Red Devils 2-0.

Game, set and match for Mr Pep Guardiola.