Il Milan è campione d’Italia e uno degli uomini simbolo del club, nonostante una stagione costellata da infortuni e problemi fisici, è sicuramente il veterano Zlatan Ibrahimovic. A quasi 41 anni lo svedese ha alzato ancora una volta il trofeo della Serie A. E dopo la vittoria contro il Sassuolo l’attaccante, con il carisma e la leadership che lo hanno sempre contraddistinto, ha preso la parola all’interno degli spogliatoi del Mapei Stadium, con un discorso da brividi.
Il discorso Scudetto di Ibrahimovic
Un vero leader, dentro e quest’anno soprattutto fuori dal campo, complici i guai fisici che ne hanno condizionato la stagione. Zlatan Ibrahimovic è stato comunque un uomo chiave della vittoria dello Scudetto del Milan, e il carismatico discorso dello svedese dopo la vittoria di Reggio Emilia contro il Sassuolo ne è la dimostrazione: “Chiamate tutti, tutti qua! No, tranquilli, non smetto! Raga, quando abbiamo iniziato, dal primo giorno, quando sono arrivato io, poi dopo sono arrivati altri, non tanti hanno creduto in noi. Però, quando abbiamo capito di dover fare sacrifici, soffrire, credere e lavorare… Quando tutto questo si è verificato, siamo diventati un gruppo. E solo con il gruppo è possibile fare tutto quello che abbiamo fatto“.
Ringraziamenti doverosi
“Oggi siamo Campioni d’Italia”, ha proseguito lo svedese nel suo discorso. “Prima di tutto voglio ringraziare tutti i giocatori (applauso, ndr). Adesso parlo per tutta la squadra: voglio ringraziare Paolo (Maldini), Ricky (Massara) e Ivan (Gazidis). Raga, non è stato facile, però in questo campionato abbiamo fatto come un gruppo. Come detto, nessuno all’inizio del campionato ha creduto in noi, invece con queste parole siamo diventati più forti. Sono molto orgoglioso di tutti voi. Adesso fatemi un favore: festeggiate come campioni, perché Milano non è Milan: Italia è Milan!“.

E proprio sull’ultima frase l’attaccante svedese ha pensato bene di ribaltare un tavolo scatenando il delirio dei compagni di squadra che hanno cominciato ad urlare a squarciagola. Si può essere più leader di così?