Graeme Souness propone che l’Ucraina vada ai Mondiali, indipendentemente dai risultati degli spareggi. L’ex calciatore ha esortato la Fifa a creare un posto extra, nel caso in cui i playoff andassero male. La formazione di Oleksandr Petrakov, all’Hampden Park di Glasgow, ha battuto la Scozia nella semifinale di qualificazione e ora dovrà affrontare il Galles. È stata la prima partita competitiva dell’Ucraina da quando il paese è stato invaso dalla Russia all’inizio di quest’anno e la nazionale di Andriy Pyatov e compagni ha vinto per 1-3, grazie ai gol di Andriy Yarmolenko, Roman Yaremchuk e Artem Dovbyk.
Souness: “Spero che l’Ucraina vinca”
All’inizio di questa settimana, lo scozzese Souness aveva dichiarato al Times che sperava nella vittoria della formazione di Petrakov, nonostante lui fosse nato e cresciuto in Scozia: “Mi ritroverò in una situazione davvero difficile. Sarò emotivo. Non voglio solo che l’Ucraina si qualifichi, voglio che vada in Qatar e vinca. Non vorrei essere uno dei giocatori scozzesi che giocherà quella notte. Non so dove sarebbero le mie emozioni. Quando ci penso profondamente so che è più importante inviare un messaggio e far capire che il comportamento della Russia è inaccettabile, è più importante del calcio. Il mondo deve unirsi. So che la maggior parte dei nostri sostenitori che andranno si sentiranno allo stesso modo. Sarà una notte davvero strana”.
Souness propone: “Ai Mondiali in ogni caso”
L’Ucraina, alla fine, ha vinto davvero. Ma per Souness non basta. L’ex tecnico crede che la squadra di Oleksandr Petrakov debba partecipare alla Coppa del Mondo, indipendentemente dal risultato di Cardiff di domenica.
Lo scozzese, prima del calcio d’inizio all’Hampden Park, ha esortato la FIFA a considerare la questione: “Dobbiamo alzarci in piedi e sostenere l’Ucraina. La FIFA dovrebbe dire che questa squadra dovrebbe andare ai Mondiali. Potrebbero formare un gruppo da cinque da qualche parte. Loro dovrebbero andare ai Mondiali. Devono mantenere il nome dell’Ucraina in primo piano nella mente di tutti”.
