Il tempo delle spese folli in casa Barcellona è definitivamente finito. Joan Laporta è determinato a porre un limite agli stipendi vertiginosi e stratosferici concessi da Josep Maria Bartomeu. Il presidente blaugrana ha imposto infatti un nuovo tetto salariale. Contenimento e criterio, queste le parole chiave. D’ora in poi, nessun rinforzo o rinnovo supererà il salary cap.
Il Barça, si sa, sta affrontato una difficilissima crisi economica, causata dallo spreco spropositato degli ultimi anni. Per fermare questa emorragia, la famosa “eredità disastrosa” di cui parla sempre Laporta, il club è disposto ad attuare misure drastiche.
Barcellona, Laporta impone salary cap
Il presidente del club, spiega AS, ha imposto un nuovo tetto salariale: nessun giocatore guadagnerà più di 10 milioni di euro netti. Calciatori come Gerard Piqué, Sergio Busquets o Frenkie de Jong superano però, e di gran lunga, i 10 milioni. Si proporrà quindi una nuova riduzione salariale, in alcuni casi fino al 50%. Inoltre, nel caso del difensore centrale catalano c’è una preoccupazione oggettiva per le sue condizioni fisiche. Il giocatore, infatti, ha un infortunio cronico agli adduttori che potrebbe impedirgli di giocare regolarmente il prossimo anno.
Un altro caso analizzato dal quotidiano spagnolo è quello di Lewandowski. Il polacco sarebbe disposto a firmare un contratto triennale e a incassare 9 milioni netti. L’attaccante diventerebbe così il giocatore più pagato della rosa. Il nuovo salary cap, sottolinea AS, mira a ridurre di circa 160 milioni l’attuale spesa.
Le nuove regole del presidente
Il presidente ha previsto inoltre tre range salariali: il primo da sei a otto milioni di euro per i giocatori con più peso nella squadra, il secondo da quattro a cinque milioni per la cosiddetta classe media (categoria a cui appartiene la maggior parte dei giocatori) e il terzo da due a tre milioni per i più giovani. Non è chiaro se il club adotterà altre misure. Ciò che è chiaro è che l’era delle spese folli per i calciatori è decisamente finita.
