Bufera su Arsène Wenger dopo le parole del francese su Mbappè

Le parole pronunciate da Arsène Wenger durante un’intervista rilasciata qualche giorno fa hanno sollevato un polverone. L’ex allenatore dell’Arsenal, attualmente responsabile dello sviluppo del calcio nel mondo per la Fifa, parlando di Kylian Mbappè aveva dichiarato che l’attaccante ha potuto sprigionare tutto il suo talento solo perchè nato e cresciuto in Europa. Ed immediatamente si è scatenata una bufera mediatica.

Le parole di Wenger

Kylian Mbappè ha origini africane, ma calcisticamente è cresciuto in Europa. Se fosse nato in Camerun non sarebbe diventato il giocatore che è oggi. C’è l’Europa e c’è il resto del mondo, e il resto del mondo ha bisogno di aiuto, altrimenti perderemo troppi talenti“. Un’uscita infelice, per usare un eufemismo, quella di Wenger, e che ha scatenato reazioni furiose e piene di sdegno da parte di tutti quei paesi che si sono sentiti chiamati in causa. C’è chi ha accusato l’ex allenatore francese di razzismo, chi lo ha definito un classista. E chi, come la Conmebol (Federcalcio Sudamericana), con una nota ha preso una durissima posizione.

La condanna della Conmebol

Respingiamo e condanniamo le espressioni molto sfortunate di Wenger – ha scritto la Federcalcio Sudamericana – alto funzionario Fifa e molto vicino alla Presidenza di Gianni Infantino. Queste frasi, oltre a rivelare un’insolita ignoranza del prezioso contributo dei giocatori africani al calcio mondiale, in particolare europeo, mostrano un pregiudizio denigratorio che rende invisibili gli sforzi dei calciatori e delle istituzioni sportive che non ‘sono in Europa‘. I pregiudizi più riprovevoli si travestono da riflessioni ‘fondate’ e ‘intelligenti’. Il talento, lo spirito di sacrificio e la voglia di eccellere dei calciatori africani e sudamericani vanno apprezzati e rispettati“.

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